Alfano: "Più risorse
alla Giustizia"
Le cifre fornite dall'Anm sull'impatto del processo breve sono iperboliche, afferma Alfano. Troveremo nuove risorse per la Giustizia. Intanto nel pomeriggio arriva in Senato il ddl sulla Giustizia
Stop a pm con attitudini cinematografiche. Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, nel corso dell'incontro coi vertici delle procure a Roma. "I vari presidenti della Repubblica, da Pertini in poi, hanno sempre richiamato l'obbligo della magistratura non solo a essere imparziale ma anche a non apparire parziale. Per questo i procuratori capo dovrebbero contenere le attitudini cinematografiche di alcuni sostituti e se non lo fanno vuol dire che non hanno l'attitudine a dirigere il loro ufficio". Alfano risponde anche ai dati pubblicvati dalla magistratura sul rischio di prescrizione dei processi.
"L'Anm ha dato numeri, sulla prescrizione dei processi per effetto del cosiddetto 'ddl processo breve', talmente iperbolici e infondati che ritengo ci sia stato un corto circuito nella comunicazione per spiegare questa percentuale cosi' elevata in base alla quale si prescriverebbero circa 1 milione e 700 mila processi, ossia circa la metà dei 3 milioni e mezzo dei procedimenti pendenti".
Infine una promessa: "Mi batterò lo stesso per avere più risorse per il settore giustizia. Studierò con il Csm il problema delle piante organiche perchè non è immaginabile che le procure siano vuote. Mi impegno a fornire risposte concrete e rapide".
"Confermo la mia disponibilità - ha aggiunto Alfano - a lavorare con il csm e anche con l'Anm per utilizzare al meglio le risorse aggiuntive che sperano vengano concesse, altrimenti non ci sarà l'efficienza necessaria per rendere credibile la risorsa della Giustizia".
E ancora, una proposta: le risorse aggiuntive dovrebbero venire dai beni sequestrati alla criminalità organizzata. In particolare - ha reso noto il ministro - con le ultime norme antimafia sono stati sequestrati circa 1 miliardo di euro e beni immobili per circa 4-5 miliardi di euro.
Nel pomeriggio arriva i Senato il ddl giustizia, tra mille polemiche. La commissione Giustizia, che vede come relatore il senatore del Pdl Giuseppe Valentini, avvocato penalista, inizierà alle 14 l'esame del ddl. Ma è alta la tensione. Abbassare i toni sul tema giustizia. Sono d'accordo il Presidente del Senato Schifani e il vicepresidente del Csm Nicola Mancino. Entrambi esortano a distendere il clima, troppo teso su una questione così delicata.