Pellè: "Chiedo scusa agli italiani"
L'attaccante azzurro: "Porterò sempre il ricordo di un gruppo di 23 leoni"
03-07-2016 13:54
03-07-2016 13:54
"Nonostante un epilogo triste, porterò per sempre il ricordo di un gruppo fantastico. Un gruppo di 23 leoni che dal primo giorno di ritiro fino ad oggi si sono sempre aiutati, nel bene e nel male. Grazie ragazzi".
Lo scrive l'attaccante della nazionale italiana Graziano Pellè sul proprio profilo Instagram all'indomani dell'eliminazione degli azzurri ai quarti di finale di Euro 2016 arrivata ai calci di rigore per mano della Germania.
"'Purtroppo' è il calcio, pieno di momenti piacevolmente indimenticabili e momenti da dimenticare, ma è pur sempre lo sport più bello al mondo. Amo il calcio - ha aggiunto il centravanti del Southampton - E grazie ad una nazione intera che ci ha supportato fino all'ultimo respiro o lacrima di questo torneo. Sono orgoglioso di essere italiano".
"Il mio europeo resta positivo? Non me ne frega niente, sono triste e chiedo scusa agli italiani. Se avessi segnato sarei diventato un fenomeno, così invece...Mi dispiace per tutti, ma non si dica che volevo provocare Neuer: lui neanche se n'è accorto, semplicemente facendo il gesto dello 'scavetto' lo volevo costringere a rimanere fermo".
"A fine partita - prosegue Pellé - Neuer è venuto anche a farmi i complimenti. Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Certo, mi dispiace davvero tanto quello che è successo: e pensare che in allenamento sia io che Zaza la mettiamo sempre dentro la palla. Il fatto è che a Bordeaux ho provato ad allargare il tiro, diciamo che ho allargato troppo".
L'attaccante spiega poi il meccanismo di selezione dei rigoristi: "La lista l'ha fatta Conte e più o meno era quella. Poi ognuno diceva se se la sentiva di tirare. E io purtroppo me la sentivo molto...".
Lo scrive l'attaccante della nazionale italiana Graziano Pellè sul proprio profilo Instagram all'indomani dell'eliminazione degli azzurri ai quarti di finale di Euro 2016 arrivata ai calci di rigore per mano della Germania.
"'Purtroppo' è il calcio, pieno di momenti piacevolmente indimenticabili e momenti da dimenticare, ma è pur sempre lo sport più bello al mondo. Amo il calcio - ha aggiunto il centravanti del Southampton - E grazie ad una nazione intera che ci ha supportato fino all'ultimo respiro o lacrima di questo torneo. Sono orgoglioso di essere italiano".
"Il mio europeo resta positivo? Non me ne frega niente, sono triste e chiedo scusa agli italiani. Se avessi segnato sarei diventato un fenomeno, così invece...Mi dispiace per tutti, ma non si dica che volevo provocare Neuer: lui neanche se n'è accorto, semplicemente facendo il gesto dello 'scavetto' lo volevo costringere a rimanere fermo".
"A fine partita - prosegue Pellé - Neuer è venuto anche a farmi i complimenti. Nessuno dica che volevo fare lo sbruffone. Certo, mi dispiace davvero tanto quello che è successo: e pensare che in allenamento sia io che Zaza la mettiamo sempre dentro la palla. Il fatto è che a Bordeaux ho provato ad allargare il tiro, diciamo che ho allargato troppo".
L'attaccante spiega poi il meccanismo di selezione dei rigoristi: "La lista l'ha fatta Conte e più o meno era quella. Poi ognuno diceva se se la sentiva di tirare. E io purtroppo me la sentivo molto...".