Tavecchio: "Ripartiamo da questa Italia"
Presidente Figc: "Ricordiamoci da dove venivamo, era il vuoto"
03-07-2016 13:15
03-07-2016 13:15
"Ricordiamoci da dove venivamo: da Mangaratiba ritornammo con una nazionale smarrita e una federazione assente. Poi abbiamo affidato la nazionale a un condottiero, e ora ripartiamo da questa Italia".
Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, all'indomani dall'eliminazione da Euro 2016, ai rigori con la Germania.
"Le fondamenta ci sono, il gruppo e' impensabile che possa disperdersi: abbiamo incaricato Ventura, che e' dello stesso modo di pensare".
"Darò il mio contributo finche' potro', disinteressato e senza compensi: per molti e' sempre colpa di Tavecchio, ma io sto qui, anche a dispetto di qualcuno. Se la Lega di A vuole collaborare bene, altrimenti si sciogliera' il grande Moloch: ma ricordino, senza la Figc non si gioca a calcio".
"Tutto il sistema sportivo italiano dipende dai diritti tv, ma abbiamo il diritto di pretendere attenzione e lo dirò prima del campionato. Poi non mi si venga a dire che se un calciatore gioca il mercoledì, la domenica è finito: queste sono le storielle che raccontiamo quando non vogliamo essere presenti e soddisfare gli interessi della Figc".
Parlando della riforma dei campionati, il numero uno di via Allegri ha affermato: "Sono dell'avviso che la riforma dipende molto dai contributi che la Lega serie A vorrà dare. Arriveremo comunque a fare quello che abbiamo pensato, ma non dipenderà dal presidente cambiare il sistema bensì da un'organizzazione che non è solo da punto di vista sportivo ma anche economico".
Tavecchio ha anche evidenziato che "le questioni elettorali sono di politica sportiva e oggi non contano le chiacchiere o l'estetica di una persona, ma i contenuti. E i risultati che abbiamo ottenuto in due anni, in vent'anni non li abbiamo mai portati a casa".
"Conte aveva un suo preciso disegno. Sapevamo che al termine di questi due anni sarebbe stata dura trattenerlo. Per una star di questa portata, contano anche i compensi".
"All'epoca feci uno sforzo immane per poter offrire il massimo a Conte e per superare la concorrenza dei grandi club. Ai tempi ci aiutò la Puma, così si è stato costruito quello che si voleva e sono felice della sua scelta", ha aggiunto il presidente federale. "Non ho alcun appunto da fare a Conte, ho conosciuto una persona 'mistica' nei due giorni precedenti alla partita. Una persona che si aggira per le stanze con in testa cose che noi non sappiamo", ha proseguito.
"Sono sicuro che farà bene nella sua prossima avventura al Chelsea e, perché no, ha anche dalla sua l'età, potrebbe anche tornare in Nazionale presto", ha concluso Tavecchio.
Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, all'indomani dall'eliminazione da Euro 2016, ai rigori con la Germania.
"Le fondamenta ci sono, il gruppo e' impensabile che possa disperdersi: abbiamo incaricato Ventura, che e' dello stesso modo di pensare".
"Darò il mio contributo finche' potro', disinteressato e senza compensi: per molti e' sempre colpa di Tavecchio, ma io sto qui, anche a dispetto di qualcuno. Se la Lega di A vuole collaborare bene, altrimenti si sciogliera' il grande Moloch: ma ricordino, senza la Figc non si gioca a calcio".
"Tutto il sistema sportivo italiano dipende dai diritti tv, ma abbiamo il diritto di pretendere attenzione e lo dirò prima del campionato. Poi non mi si venga a dire che se un calciatore gioca il mercoledì, la domenica è finito: queste sono le storielle che raccontiamo quando non vogliamo essere presenti e soddisfare gli interessi della Figc".
Parlando della riforma dei campionati, il numero uno di via Allegri ha affermato: "Sono dell'avviso che la riforma dipende molto dai contributi che la Lega serie A vorrà dare. Arriveremo comunque a fare quello che abbiamo pensato, ma non dipenderà dal presidente cambiare il sistema bensì da un'organizzazione che non è solo da punto di vista sportivo ma anche economico".
Tavecchio ha anche evidenziato che "le questioni elettorali sono di politica sportiva e oggi non contano le chiacchiere o l'estetica di una persona, ma i contenuti. E i risultati che abbiamo ottenuto in due anni, in vent'anni non li abbiamo mai portati a casa".
"Conte aveva un suo preciso disegno. Sapevamo che al termine di questi due anni sarebbe stata dura trattenerlo. Per una star di questa portata, contano anche i compensi".
"All'epoca feci uno sforzo immane per poter offrire il massimo a Conte e per superare la concorrenza dei grandi club. Ai tempi ci aiutò la Puma, così si è stato costruito quello che si voleva e sono felice della sua scelta", ha aggiunto il presidente federale. "Non ho alcun appunto da fare a Conte, ho conosciuto una persona 'mistica' nei due giorni precedenti alla partita. Una persona che si aggira per le stanze con in testa cose che noi non sappiamo", ha proseguito.
"Sono sicuro che farà bene nella sua prossima avventura al Chelsea e, perché no, ha anche dalla sua l'età, potrebbe anche tornare in Nazionale presto", ha concluso Tavecchio.