Collaborazione di Michela Mancini
Cosa si nasconde dietro lo scandalo che coinvolge uno degli istituti religiosi più importanti della Chiesa? Decine di milioni di euro, frutto di lasciti, donazioni e rendite immobiliari sono spariti nel nulla, affidati, tra il 2007 e il 2014, a un faccendiere che si muove tra Italia, Africa e Svizzera. Lo scopo, più che servire le opere pie, sembrerebbe quello delle speculazioni finanziarie.
Quando i nuovi vertici dei Frati Minori si accorgono del buco nelle loro casse, denunciano e comincia una storia dove a confondersi non sono solo il bene e il male, ma anche le strategie, i personaggi, gli interessi. Il piano religioso s’intreccia a quello giudiziario: una Procura che vuole archiviare, un giudice che invece respinge e ordina il processo per i tre economi dell’ordine, il misterioso uomo di fiducia dei frati trovato impiccato nella sua villa.
Alberto Nerazzini ha seguito le tracce dei soldi e le orme dei francescani e ne emerge una spy story, dove la realtà dei fatti supera la fantasia.
NOTA DEL 21/05/2018
Ci scrive l'avvocato di Frate Clemente Moriggi: "Riguardo all’episodio dei 400.000 euro con memoria depositata al GUP abbiamo allegato i documenti bancari relativi al giroconto di questo importo che e' stato restituito il mese successivo.Si è ritenuto di dare chiarimento nonostante il fatto fosse prescritto".
PRECISAZIONI DEL 29/05/2018
I francescani Frati Minori dell’Ordine Lombardo ci scrivono per precisare che in base alle loro informazioni non c’è nessun sospetto sulla morte di Padre Bravi. Il frate sarebbe morto a causa di un infarto, così come refertato dal Dott. Piolti. Contrariamente a quanto ci ha raccontato un amico di Leonida Rossi, che dice di essersi recato con dei frati minori in un convento di Roveto, non esisterebbe nessun convento dei Frati Minori francescani in quella zona. Inoltre, ci scrivono che per far chiarezza sugli oltre 20 milioni di euro spariti dalle loro casse e per i quali hanno sporto denuncia, hanno preso come consulente l’esperto di riciclaggio, Gian Gaetano Bellavia.
NOTA DEL 19/04/2023
Clemente Moriggi il 17 maggio 2019 è stato assolto con sentenza n. 6368/2019 emessa dal Tribunale di Milano, passata in giudicato.