L'ostaggio

Collaborazione di Chiara Avesani. Alma Shalabayeva - moglie di Mukhtar Ablyazov, ricco banchiere e dissidente kazaco – è stata espulsa dall'Italia lo scorso 31 maggio insieme alla figlia Alua, di soli sei anni. La vicenda ha fatto il giro del mondo e il nostro paese è finito al centro di uno scandalo diplomatico senza precedenti.

Collaborazione di Chiara Avesani

Alma Shalabayeva - moglie di Mukhtar Ablyazov, ricco banchiere e dissidente kazaco – è stata espulsa dall'Italia lo scorso 31 maggio insieme alla figlia Alua, di soli sei anni. La vicenda ha fatto il giro del mondo e il nostro paese è finito al centro di uno scandalo diplomatico senza precedenti.

Alma Shalabayeva viene espulsa perché in possesso di un passaporto reputato falso, ma il 5 luglio scorso il Tribunale di Roma ha stabilito che quel passaporto era autentico e il 12 luglio il governo italiano ha deciso di annullare il decreto di espulsione.

L'operazione di polizia del 29 maggio è partita a seguito dell'intervento dell'ambasciatore del Kazakistan a Roma. Nella ricostruzione ufficiale, l'ambasciatore ha parlato direttamente con il prefetto Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministro dell'Interno Angelino Alfano, e nella vicenda sono stati coinvolti i prefetti Alessandro Valeri e Francesco Cirillo.

Unico a pagare: il prefetto Procaccini. Mentre il ministro Alfano ha negato di essere mai stato informato dai suoi sottoposti. E da poche settimane, la Procura di Roma ha indagato tre diplomatici kazaki, tra cui l'ambasciatore Yelemessov, per sequestro di persona aggravato.

Appurato che l'espulsione della Shalabayeva e della figlia è stato un errore, resta da chiedersi come è stato possibile commetterlo. Possibile che il ministro dell'Interno Alfano non sapesse nulla della vicenda? Cosa ha spinto il ministero dell'Interno a offrire una così solerte collaborazione all'ambasciata kazaka? I nostri servizi segreti hanno avuto parte nell'espulsione? Nella puntata di Report in onda il prossimo 25 novembre cercheremo di chiarire questi e altri misteri.

- Il video della replica del 26/01/2014



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PRECISAZIONE DEL 02/12/2013 

MILENA GABANELLI IN STUDIO

 La settimana scorsa avevamo dedicato una puntata al caso Shalabayeva. I legali dell’Eni ci scrivono che loro sono estranei alla vicenda. Noi lo avevamo già detto ma lo ribadiamo, speriamo che siano contenti. Inoltre, ci scrivono sempre i legali, che fra le attività dell’ENI e quelle di UniCredit in Kazakistan non c’è nessuna relazione. Avevamo detto che Unicredit aveva comprato una banca kazaka pagandola molto più del suo valore, poi rivenduta a poco, in quello stesso periodo il governo kazako chiedeva ad ENI importanti penali, e poi su quelle penali è stato applicato uno sconto. Questi sono i fatti. Se poi sono coincidenze molto bene. Questo è quanto.