di Luca Chianca
Collaborazione di Norma Ferrara e Carla Rumor
La connection del costruttore Luca Parnasi
Lo Stadio della Roma, i finanziamenti alla Lega, quelli al Pd, il ruolo di Luca Lanzalone, il consulente che il M5S ha inviato nella capitale. Un’operazione che ha cambiato i rapporti nella politica, Report individuerà chi ha tirato i fili.
- 06 aprile 2024
Condannati in primo grado l’ex presidente dell’assemblea capitolina De Vito e il costruttore Parnasi nel processo sullo Stadio della Roma mai realizzato.
I giudici del tribunale di Roma hanno condannato 9 persone nel processo sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, mai realizzato. L’ex tesoriere della Lega Giulio Centemero è stato condannato in primo grado a 1 anno (con pena sospesa) per finanziamento illecito.
Condannato a 8 anni e 8 mesi anche l’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, mentre 2 anni in abbreviato sono stati dati al costruttore Luca Parnasi e tre anni all’ex presidente Acea Luca Lanzalone.
Tra le ipotesi di reato avanzate dall’accusa, guidata dai pm Giulia Guccione e Luigia Spinelli, nei vari casi c’erano anche corruzione, traffico di influenze illecite, e finanziamento illecito.
Secondo la Procura, l’imprenditore Luca Parnasi aveva messo in piedi “un sistema corruttivo per fare impresa che consisteva nel favorire i partiti politici locali di tutti gli schieramenti”, con Lanzalone come referente di primo piano.
Ci sarebbero stati poi circa 400 mila euro che Parnasi, per sua stessa ammissione, avrebbe garantito alle fondazioni vicine ad alcuni partiti.
Sono 13 invece gli assolti, tra cui l’ex tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, l’ex sovrintendente Francesco Prosperetti e l’ex consigliere comunale Davide Bordoni.