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Tipico ma non troppo

Il piacere dell'enogastronomia di qualità si paga caro perché si tratta di prodotti tipici, difficili da coltivare o allevare, frutto di tradizione e tanto lavoro.

Come il pistacchio di Bronte, che cresce sulle rocce laviche dell'Etna, si raccoglie solo a mano ogni due anni ed è protetto da una DOP che lo rende prezioso e rinomato. Ne producono circa 1500 tonnellate. Ma nel mondo di pistacchio accostato al nome Bronte ne gira molto di più, perché? Poi c’è chi fa affari con il marchio Bazzone, il prelibato prosciutto proveniente dai maiali allevati in Garfagnana. Se ne allevano solo centoventi l’anno. Eppure il prosciutto si trova nei migliori ristoranti e macellerie d’Italia e perfino in Francia e Inghilterra.