"La Rai è impegnata concretamente in modo costante, crescente e senza divisioni affinché nessuno sia escluso, per dare la possibilità di fruire della nostra proposta a tutti i cittadini”. Lo ha detto il Presidente Rai Marcello Foa intervenendo al convegno “Nessuno escluso” (3 aprile, Roma). “Chi se non la Rai - ha proseguito Foa - può farsi promotore di una società migliore, oltre le divisioni, una società in cui anche le persone con disabilità abbiano la possibilità di sentirsi parte senza restrizioni”.
Marcello Foa ha fatto un bilancio sull’impegno Rai per l’accessibilità (che si concretizza anche in audiodescrizioni, audiointroduzioni, sottotitoli, lingua dei segni e sviluppo di nuove tecnologie) “L'88% della programmazione dalle sei a mezzanotte è sottotitolata e ci sono diverse edizioni del tg al giorno nella lingua dei segni. Inoltre il Centro Rai di Torino è al lavoro per trovare sempre nuove soluzioni tecnologiche, come l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che può aiutarci ad ampliare i nostri servizi anche sull'informazione regionale".
Foa ha ricordato le 200 ore di diretta delle Paralimpiadi, commentate dagli stessi giornalisti delle Olimpiadi, la presenza di personaggi disabili nelle fiction (La compagnia del cigno, Rai1) e programmi dedicati alla disabilità come “Tutto il bello che c'è” e “Fa’ la cosa giusta”.
"Non posso – ha aggiunto Foa - che ribadire l'impegno per proseguire in questa direzione per normalizzare la diversità ed essere un modello di interazione sociale. Lo svolgiamo anche con iniziative non conosciute al grande pubblico, come aver reso multimediali dieci opere per persone con disabilità visiva".
Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, intervenendo nel corso del convegno, ha affermato: "Da cittadino dico che la Rai è cambiata molto e il Paese è cambiato molto grazie all'azione che l'Azienda ha svolto e continua a svolgere sul tema della disabilita”.
Organizzato dalla Direzione Comunicazione della Rai il seminario è stato articolato in due sessioni, coordinate da Emma D’Aquino e Giovanni Anversa.
Marcello Foa ha fatto un bilancio sull’impegno Rai per l’accessibilità (che si concretizza anche in audiodescrizioni, audiointroduzioni, sottotitoli, lingua dei segni e sviluppo di nuove tecnologie) “L'88% della programmazione dalle sei a mezzanotte è sottotitolata e ci sono diverse edizioni del tg al giorno nella lingua dei segni. Inoltre il Centro Rai di Torino è al lavoro per trovare sempre nuove soluzioni tecnologiche, come l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che può aiutarci ad ampliare i nostri servizi anche sull'informazione regionale".
Foa ha ricordato le 200 ore di diretta delle Paralimpiadi, commentate dagli stessi giornalisti delle Olimpiadi, la presenza di personaggi disabili nelle fiction (La compagnia del cigno, Rai1) e programmi dedicati alla disabilità come “Tutto il bello che c'è” e “Fa’ la cosa giusta”.
"Non posso – ha aggiunto Foa - che ribadire l'impegno per proseguire in questa direzione per normalizzare la diversità ed essere un modello di interazione sociale. Lo svolgiamo anche con iniziative non conosciute al grande pubblico, come aver reso multimediali dieci opere per persone con disabilità visiva".
Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, intervenendo nel corso del convegno, ha affermato: "Da cittadino dico che la Rai è cambiata molto e il Paese è cambiato molto grazie all'azione che l'Azienda ha svolto e continua a svolgere sul tema della disabilita”.
Organizzato dalla Direzione Comunicazione della Rai il seminario è stato articolato in due sessioni, coordinate da Emma D’Aquino e Giovanni Anversa.