Artorius: Mostri

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Boobrie



Circa gli avvistamenti di un Boobrie si discute ancora nel mondo del fantastico.
Ma che egli esista lo confermano testi letterari certi!!!

Stiamo parlando di un uccello rapace, nero e aggressivo, di dimensioni abnormi e mostruose.
Nel periodo di maggiore diffusione della sua razza il Boobrie era, in effetti, il timore di ogni buon uomo di campagna.
Difatti quest'uccello amava cibarsi di pecore, capre e altri animali domestici.

Nella notte dei tempi leggendari, alcuni testimoni giurarono di averlo sentito emanare versi... come di un toro.
Altri, invece, sostennero che ruggisse come un leone.
Di fatto non se ne venne mai a capo nel merito di quali versi emettesse davvero il Boobrie.

Il suo piumaggio era nero e arruffato, il suo becco giallo e uncinato.
Le sue zampe, in cui si articolavano molte dita (sicuramente più di dieci) avevano degli artigli lunghi sette centimetri circa e i suoi graffi, come ci rimandano alcune cronache dal Galles, erano decisamente avvelenati.

A causa delle condizioni meteo avverse sembra che questi esemplari abbiano sconfinato, talvolta, persino in Italia e sembra che siano stati avvistati, fra la notte e l'alba, presso la Valcamonica e la Valtellina... forse in concomitanza di sabba stregati.

 

 

 

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