Olha Vozna - Ucraina

Il programma è stato realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Interno - Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione

e con il cofinanziamento del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020



Paesi

Etiopia

La Repubblica Federale Democratica d’Etiopia è uno Stato dell’Africa orientale che occupa la parte settentrionale della regione degli altipiani, la cosiddetta Africa Alta. I suoi confini sono stati ridisegnati nel 1993 con la proclamazione d’indipendenza dell’Eritrea che ha tolto all’Etiopia l’accesso diretto al mare.

Il territorio è costituito da un vasto altopiano, fratturato da profonde gole e depressioni nelle quali hanno scavato il loro letto fiumi e laghi; a est l’altopiano piomba nella depressione dancalica, una delle regioni più calde e aride del pianeta. La posizione geografica determina il clima tropicale che si differenzia secondo l’altitudine; infatti solo alle quote più elevate si hanno condizioni migliori, con piogge più intense e temperature più fresche e accettabili.

Anche per questo gli insediamenti umani sono distribuiti in maniera poco uniforme: un’alta densità si registra nelle regioni settentrionali, mentre risultano quasi disabitate le aree steppose delle regioni orientali. La popolazione appartiene al gruppo etiopide, ma è frammentata in sottogruppi, il più numeroso dei quali è quello abissino.

Le differenze religiose tra cristiani di antico rito copto e i musulmani sono alla base dei continui conflitti tra gruppi etnici.

L’Etiopia è lo stato africano di più antica indipendenza. Fino al 1974 era retto da una monarchia che vantava mitiche origini risalenti alla Regina di Saba, e fino alla sua caduta, con la deposizione dell’imperatore Hailé Selassié, era organizzato con sistemi feudali, che privilegiavano l’aristocrazia fondiaria legata al sovrano o negus.

Il Paese fu conquistato dall’Italia nel 1936 e unito per cinque anni all’Eritrea e alla Somalia in quella che fu ribattezzata Africa Orientale Italiana. Riacquistò l’indipendenza ad opera delle truppe britanniche nel 1941. Nei decenni successivi i movimenti secessionisti, che nel sud del Paese hanno portato ad una guerra contro la Somalia, e le lotte interne contro il potere centrale hanno sconvolto e impoverito il Paese. Dopo trent’anni di rivalità e scontri fra gruppi etnici c’è stato un processo di democratizzazione della vita politica.

L’agricoltura è la risorsa principale del Paese e impegna la maggior parte della popolazione attiva. Le condizioni climatiche e l’altitudine ne differenziano la produzione per aree: tabacco, mais e cotone nelle regioni a clima caldo umido; frumento, ortaggi, legumi, ma soprattutto caffè nelle zone temperate dell’altopiano. Sul tavolato più elevato gli ampi pascoli favoriscono l’allevamento e la pastorizia. Tuttavia a causa delle frequenti siccità le condizioni economiche dell’Etiopia sono gravi, tanto da essere considerato uno degli Stati più poveri del mondo. L’attività industriale riguarda soprattutto la produzione tessile e alimentare ed è concentrata principalmente ad Adis Abeba, la capitale situata a 2500 metri di altitudine. La scarsità di materie prime e la mancanza di capitali limitano le possibilità di sviluppo di questo paese, la cui bilancia commerciale è fortemente passiva.

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