Protagonisti
Liliam Altuntas
Brasile
Liliam ha trascorso i suoi primi 12 anni di vita sulle strade di Recife, vivendo di espedienti, sniffando colla, sognando di mangiare pasticcini e magari, un giorno, di farli. Oggi, 24 anni e cinque figli dopo, quel sogno lo ha realizzato: a Torino. Fa la “pasticciona”, come ama dire lei. Ingredienti italiani, cura tedesca dei particolari e colori brasiliani. I suoi pasticcini, così come i suoi figli, sono il frutto di tre periodi molto diversi della sua vita.
Nata in una famiglia povera e divisa, Liliam ha dovuto imparare a cavarsela da sola, sulla strade della più antica capitale del Brasile: Recife. Si manteneva chiedendo soldi ai turisti e prostituendosi, fino a quando è rimasta incinta per via dei continui abusi da parte di un suo zio. Nonostante tutto però, già in quegli anni Liliam coltivava il sogno della sua vita, ogni volta che andava a mendicare dolci nei negozi.
Poi, la svolta: Liliam finisce in Germania, a Düsseldorf, “venduta” in un giro di traffico minorile. Ancora una volta, strada e prostituzione segnano la sua giovane esistenza, fino a quando finisce in una comunità. Ne esce sposando un uomo di origine turca, che diventerà padre di altri suoi due figli. Il matrimonio però finisce male, a causa degli atteggiamenti violenti di lui. E così, dopo qualche anno, si separa.
Liliam volta nuovamente pagina alla sua esistenza cambiando anche città: si trasferisce a Torino. Qui, finalmente riesce ad entrare in un call center, ma non ha dimenticato le sua passione per i dolci, e continua a cercare lavoro in pasticceria. Dopo vari tentativi andati male, incontra Claudio che non solo le offre la possibilità di realizzare il sogno di sempre, ma diventa anche suo marito. Dal 2012, anche grazie al sostegno economico di un dentista, Liliam apre un negozio a Torino, ma vende le sue torte e pasticcini soprattutto su internet. Insieme a Claudio poi, ha altri due figli, mentre il suo primogenito, ormai 23enne, le regala un nipote.
Nonna Liliam, nonostante ne abbia viste di tutti i colori, ha uno spirito positivo, entusiasta, tipicamente brasiliano. E’ un vulcano di idee, e si sente tutt’altro che arrivata. Chiuso il negozio, a causa di problemi amministrativi, vuole già aprirne un altro mentre continua a lavorare e vendere grazie al web. E’ stata anche premiata dalla Città di Torino e da Moneygram per la sua attività, con cui ha dato lavoro anche a diversi italiani. Un giorno vorrebbe aprire una scuola per giovani e magari lavorare con i detenuti. Una volta alla settimana, insieme ai suoi figli, porta il cibo ai poveri e senzatetto di Torino. Per lei è importante: non solo per dare una mano a chi vive in difficoltà, ma anche per non dimenticare i suoi anni più difficili.
In questi giorni sta realizzando un altro sogno: tornare a Recife, 23 anni dopo. Vuole ritrovare con un sorriso quei luoghi in cui ha versato fiumi di lacrime e rivedere i suoi familiari. Ora è già in Brasile, fino a inizio maggio tiene corsi e lezioni di cucina italiana in varie città. Possiamo raggiungerla e accompagnarla nel primo ritorno alla sua città.