Puntate
Graciela Pelfort e Gonzalo Solari
Uruguay
Il Tango è nato fra i tre milioni di migranti italiani approdati sulle due sponde del Rio de La Plata, fra Argentina e Uruguay, nell’arco di un secolo: fino al 1960. La malinconia, il bisogno di contatto e la passione espressi nel Tango hanno origine nella nostalgia dei migranti, lontani dalla loro terra e dalla loro mamma: la mamma italiana.
Il Tango è solo uno dei tanti fili che legano l’Italia e l’Uruguay, dove il 36 per cento della popolazione ha origini italiane. E’ anche per questo che nel 1982 Graciela e Gonzalo hanno lasciato Montevideo per trasferirsi ad Arezzo, dove sono cresciute le loro tre figlie. Ma non solo. La Polizia politica della Giunta militare, allora al governo in Uruguay, aveva già fermato Gonzalo che rischiava di finire in carcere.
Ad Arezzo, dove ha vinto una borsa di studio, lui ha potuto approfondire la sua passione per la musica e in particolare la chitarra. Oggi è uno dei maggiori interpreti della classica latinoamericana. Graciela è insegnante di spagnolo nella scuola pubblica, precaria.
Per la prima volta tornano insieme nei luoghi dov’è sbocciato il loro amore: Punta del Este, punta Ballena, il quartiere Mato Grosso di Fray Bentos. E’ cambiato molto: le città sono più ampie, i palazzi sempre più alti, la vita sempre più frenetica. Il loro legame con la loro terra e le loro radici però, è quello di sempre: forte, fortissimo.
Insieme a Davide Demichelis, Graciela e Gonzalo tornano dalle loro famiglie, ma anche nel prestigioso Teatro Solis di Montevideo, dove Gonzalo ha suonato, visitano le pianure sterminate dell’entroterra e la fattoria di famiglia gestita da un fratello di Graciela, e si affacciano sulle rive del Rio de La Plata a Fray Bentos, città natale di Gonzalo.