Puntate
Samar Oukazi
Algeria
Samar è nata 47 anni fa a Chlef, una cittadina dell’Algeria settentrionale. Ultima di otto figli, è cresciuta con la madre. Suo papà era emigrato in Francia non solo per cercare lavoro, ma anche per allontanarsi dalla famiglia. A 11 anni Samar è dovuta fuggire per la prima volta dalla sua città natale, a causa di un violento terremoto. Ha iniziato così un lungo peregrinare che l’ha portata a vivere un po’ ad Algeri e molto a Sidi Bel Abbes, insieme ad una delle sue quattro sorelle.
L’adolescenza e la gioventù di Samar sono segnate dal terrorismo. Gli uomini del Gia (Gruppo islamico armato) seminano morte in Algeria, e proprio Chlef è una delle loro basi. Dopo le 18:30 si sta chiusi in casa: luci spente, niente musica, radio e tv. Una sera però un gruppo di uomini armati irrompe nell’abitazione di un suo caro amico, vicino di casa, e lo impicca: era un funzionario pubblico che aveva negato un’informazione al Gia.
Samar studia chimica e trova lavoro in un’azienda: è l’unica donna a praticare un mestiere considerato “da uomini”. Lei però va avanti per la sua strada: gioca a pallavolo fino ad arrivare in prima serie (sport considerato “da maschi”), si appassiona al canto e alla danza del ventre. Grazie a queste sue passioni, entra in un gruppo di danza e folklore locale che la porta ad esibirsi anche in Italia. Approdata in Sicilia, sente aria di casa, lontano però dai contrasti familiari e dalla violenza dei terroristi: decide così di non tornare più in Algeria.
Anche in Italia Samar sbarca il lunario grazie a diverse attività: fa le pulizie, la badante e continua a coltivare la passione per il canto e la danza. Molte palestre e locali che le offrono lavoro, però, le fanno delle proposte equivoche, che lei rifiuta. Dopo Messina, Catanzaro, Genova, Brescia e Castelnuovo del Garda, Samar approda finalmente a Verona, dove vive ormai da dieci anni. In Algeria è tornata solo una volta, due anni fa, in occasione del funerale di suo padre. Dopo tanti anni ha rivisto i suoi parenti. Ora vorrebbe tornare e riallacciare i rapporti con i fratelli, le sorelle e un cugino, Zacaria: sono cresciuti insieme, poi lui è emigrato in Francia, con la famiglia. Ora Zacaria è tornato ad Algeri: non si vedono da trent’anni.