Tutto il buono della Rete
A Montecitorio il convegno organizzato da Capitale Digitale "Internet è libertà - Perché dobbiamo difendere la rete"
Non ha deluso le aspettative di tutti quelli che hanno fatto la fila per sentirlo e che si sono collegati via web per vederlo in streaming: lui è il professor Lawrence Lessig che al convegno "Internet e libertà - Perché dobbiamo difendere la rete", organizzato da "Capitale Digitale" a Roma, ha tenuto la sua Lectio magistralis "Il web e la trasparenza tra ideali e realtà".
Lessig è direttore del Center for Ethics Edmond J. Safra Foundation presso la Harvard Universit, fondatore dell'organizzazione internazionale Creative Commons e sostenitore della libera cultura in rete. La sua visione di un Internet il cui punto di forza è un'architettura che permette un'innovazione non progettata e non prevista che può essere chiamata anche libertà, è stata condivisa anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini che faceva gli onori di casa a Montecitorio.
Fini ha ricordato gli ultimi dati di "Reporters sans frontieres", secondo i quali tra il 2008 ed il 2009 la censura su internet è aumentata, nei paesi di regime, del 62% ed i cyberdissidenti arrestati sono saliti al 156%. Anche per questo e per la convinzione che Internet - come sostiene anche il Parlamento europeo - dà pieno significato alla libertà di espressione, Fini ha annunciato il sostegno del Parlamento italiano alla candidatura di Internet al Premio Nobel per la Pace.
All'incontro hanno partecipato anche il vice-ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e l'ex ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, entrambi con la propria visione su come affrontare il dibattito per sciogliere i nodi che la società digitale pone - in modo diverso per le vecchie e le nuove generazioni - sul rapporto tra libertà e riservatezza.
Nel servizio audio, l'intervista a Lessig e gli interventi di Fini, Romani e Gentiloni.
Camilla Francisci