17/07/2024
01/05/2011

"Il lavoro
per unire
il Paese"

“Abbiamo ascoltato il presidente della Repubblica, credo abbia assolutamente ragione: i sindacati divisi sono sindacati più deboli”. E’ questo uno dei passaggi più importanti del discorso tenuto dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, questa mattina a Marsala nel corso della manifestazione unitaria dedicata al Primo Maggio

“Abbiamo ascoltato il presidente della Repubblica, credo abbia assolutamente ragione: i sindacati divisi sono sindacati più deboli”. E’ questo uno dei passaggi più importanti del discorso tenuto dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, questa mattina a Marsala nel corso della manifestazione unitaria dedicata al Primo Maggio e che vedeva presenti anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni e quello della Uil Luigi Angeletti.
 
“Abbiamo voluto un Primo maggio unitario – ha detto la Camusso - perché l'unità è innanzitutto dei lavoratori e perché abbiamo di fronte a noi compiti straordinari. Questa piazza unica deve essere per noi un’occasione per ragionare sugli effetti negati che la divisione sindacale ha avuto. Il sindacato non può che ragionare di come rendere unito il lavoro, renderlo forte e farlo crescere”.
Poi sullo sciopero generale indetto dalla Cgil per il 6 maggio prossimo dice: “I temi della crisi del paese sono tutti là, le ragioni del nostro sciopero rimangono tutte vista la manovra finanziaria e le politiche che il governo si appresta a fare”.

Anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni sottolinea la necessità di ritrovare la coesione sindacale e detta la sua ricetta. “Serve una Unità che possa servire a sostenere l'economia. Il sindacato serve per rassicurare le imprese che vogliono investire, ed è contro linguaggi e comportamenti di violenza”. Poi anche lui fa le sue richieste al governo: “è necessaria una legge che sposti i pesi del fisco da lavoratori e pensionati verso coloro che, essendo più ricchi, hanno pagato meno. Vogliamo un pronunciamento chiaro da parte del governo”. Per raggiungere questo scopo secondo Bonanni si potrebbe cominciare tagliando la “spesa pubblica improduttiva, i costi della politica, le troppe amministrazione e troppi livelli istituzionali”.

Per il leader della Uil Angeletti “il vero problema è affrontare i veri problemi che hanno i lavoratori e la disoccupazione: questa é la vera emergenza. l'unità dei sindacati – aggiunge - può essere utile ma non è il fine. L'appello del Capo dello Stato va accolto in modo positivo ma è nel trovare lavoro che si misura l'utilità dell'unità dei sindacati, non in termini astratti”. Poi un passaggio dedicato al Mezzogiorno d’Italia con la precisa richiesta al governo di “cominciare a fare qualcosa e non solo dichiararlo per il Mezzogiorno: ridurre le tasse a tutte le imprese che assumono a tempo indeterminato i giovani, di fare investimenti pubblici, di liberare le imprese e cittadini dalla burocrazia”.