P4: ora indaga anche
la Procura di Roma
Il rapporto tra Bisignani e Masi e il contenzioso tra l’ex direttore generale della Rai e Michele Santoro per la chiusura di ‘Anno Zero’. C'è anche questo nel fascicolo aperto dalla Procura di Roma sulla P4 conseguente all’invio, da parte della Procura di Napoli, di un centinaio di pagine che racchiudono "spunti di indagini su eventuali attività illecite"
Il rapporto tra Bisignani e Masi e il contenzioso tra l’ex direttore generale della Rai e Michele Santoro per la chiusura di ‘Anno Zero’. C'è anche questo nel fascicolo aperto dalla Procura di Roma sulla P4 conseguente all’invio, da parte della Procura di Napoli, di un centinaio di pagine che racchiudono "spunti di indagini su eventuali attività illecite". Il fascicolo è stato aperto come modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato.
I magistrati partenopei, Curcio e Woodcock, chiedono ai colleghi romani di vederci chiaro anche sull'appalto per la informatizzazione di Palazzo Chigi. In particolare si fa riferimento al contratto dell'Italgo di Anselmo Galbusera, molto vicino a Bisignani.
E poi il sito Dagospia. Curcio e Woodcock hanno ritenuto di competenza romana anche la vicenda della pubblicità al sito di Roberto D'Agostino, Dagospia. Nella richiesta di applicazione delle misure cautelari nei confronti di Bisignani, i pm scrivono che attraverso l'uomo d'affari il sito di gossip ha ottenuto pubblicità per centomila euro all'anno".
In particolare si fa riferimento all'altro indagato a Napoli, il parlamentare del Pdl Alfonso Papa, che con Bisignani aveva parlato “di una cena con quattro avvenenti ragazze” di Michele Vietti, vicepresidente del Csm. Una notizia che viene "proposta e presentata al Bisignani per Dagospia - scrivono i pm - e ciò a conferma della cogestione occulta da parte del faccendiere del noto sito scandalistico, al quale lo stesso Bisignani, come lui stesso ha ammesso, ha fatto ottenere dall'Eni pubblicità per oltre 100 mila euro all'anno".
Intervistato dall’Ansa Roberto D’Agostino, ideatore e animatore del sito Dagospia, smentisce categoricamente le notizie pubblicate: “ non nego di aver conosciuto Luigi Bisgnani e di aver avuto notizie da lui, io come tanti altri giornalisti, del resto. Quello che è certo è che Bisignani non ha mai cogestito Dagospia, nè è intervenuto per farmi avere la pubblicità dall'Eni”.
E veniamo ai rapporti tra Bisignani e l’ex dg Rai Mauro Masi. I pm romani non escludono che la vicenda del contenzioso Masi-Santoro possa essere stralciata dal fascicolo con conseguente trasmissione degli atti al Tribunale dei Ministri. Al vaglio del Tribunale dei Ministri, da tempo, c'é il fascicolo che vede indagato Silvio Berlusconi per concussione e minacce con riferimento alle pressioni esercitate nel 2009 sull'allora commissario Agcom Giancarlo Innocenzi affinché venisse sospeso Annozero. In questa vicenda, l'Autorithy, Innocenzi e Masi sono considerati parti offese.