09/09/2009
"La ripresa sarà
lenta e insidiosa"
Le stime per il prossimo anno: Pil a meno 4,8% quest'anno, crescerà dello 0,8%. "In due anni persi 700mila posti". "A rischio molte imprese".
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In alcuni settori, inoltre, il recupero dei livelli di produzione "potrebbe non avvenire mai".
L'analisi di Confindustria è che "siamo entrati in una fase diversa della crisi, non meno delicata e densa di incognite per il futuro del sistema produttivo italiano. L'autunno e l'inverno prossimo saranno decisivi per molte imprese, incluse quelle tra le più innovative e dinamiche".
Confindustria sottolinea che i segnali positivi che emergono, seppur migliori delle previsioni, "non chiudono il vuoto di domanda e lasciano ai massimi storici la capacità inutilizzata aprendo così una stagione di ristrutturazioni e aggiustamenti profondi nel tessuto industriale".
Per questo, ripete Paolazzi, "la crisi non puo' dirsi superata e la sfida della politica economica è di evitare nell'immediato una ricaduta recessiva e, nel lungo periodo, unaperdita irrimediabile di capitale fisico e umano che riduca il già basso potenziale di crescita del Paese".