La Cgil in piazza
Lo speciale del Tg3 Web
ROMA - Sono migliaia i lavoratori precari, esodati, cassa integrati che raccontano il loro disagio. Susanna Camusso dal palco annuncia: "Non vogliamo l'Europa del rigore, ma l'Europa unita: il 14 novembre tutti in piazza". Per noi c'erano Patrizia Anastasi e Alfredo Trenca
Dai lavoratori del Sulcis a quelli di Pomigliano, dalla Sicilia a Padova. Sono in migliaia oggi a Roma in piazza San Giovanni per manifestare il loro disagio per il lavoro sempre più precario e un futuro difficile.
Nessun corteo, ma una piazza trasformata in un "agorà del lavoro", l'unica chiave per uscire dalla crisi.
E il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, lo ribadisce.
Trenta stand, ventuno regionali e gli altri di categoria, ma soprattutto tante storie e storie e testimonianze di lavoratori.
A partire da quelli della Fiat di Pomigliano che hanno vinto l'appello e presto saranno reintegrati in azienda.
La voce disperata degli esodati.
Poi ci sono i precari della scuola, che dicono no al concorso indetto dal ministro dell'istruzione.
Ma anche gli insegnanti delle zone terremotate dell'Emilia, che raccontano in che condizioni sono costrette a lavorare.
E poi c'è la voce dei disoccupati, delle donne disoccupate, oggi più che mai in difficoltà nel mondo del lavoro.
La disperazione di coppie in mobilità o in cassa integrazione e a oltre 46 anni.
E infine la situazione lavorativa della Sardegna, regione provata dalla disoccupazione e dalla cassa integrazione.