22/11/2024
14/07/2012

Moody's declassa Italia. Ira Monti: 'Dovrebbero premiarci'

ECONOMIA - Premier: “Noi siamo virtuosi, ma veniamo puniti”. Bene asta Btp a 3 anni: in netto calo al 4,65%. Passera: “il giudizio di Moody's è del tutto ingiustificato e fuorviante. Non tiene conto del lavoro che il nostro paese sta facendo”

montiE' iniziato la scorsa notte il “percorso di guerra” per l'Italia annunciato due giorni fa dal premier Monti. L'Agenzia di rating Moody's ha declassato a freddo i titoli di Stato italiani, a poche ore da un'asta di Btp, con i mercati che hanno ignorato il giudizio dell'Agenzia, come ha evidenziato Monti; il premier ha definito “una disgrazia” il declassamento, che non tiene conto di come l'Italia sia divenuto un Paese “virtuoso”, ma ciononostante “invece di premiarci ci puniscono”.

A far quadrato attorno all'Italia, e all'Euro stesso, sono scesi in campo la Commissione Europea, il governo tedesco e perfino quello giapponese. Il downrating di ben due “step” da parte di Moody's, da A3 a Baa2, ha scatenato il coro indignato dei partiti che sostengono l'esecutivo. Immediata la reazione del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, per il quale “il giudizio di Moody's è del tutto ingiustificato e fuorviante”, dato che “non tiene conto del lavoro che il nostro paese sta facendo”. Proprio questo impegno è stato sottolineato tanto dal governo tedesco, in una dichiarazione del portavoce Steffen Seibert, quanto dal commissario Ue all'Economia Olli Rehn, per il quale le riforme avviate dall'Italia sono “impressionanti, se non senza precedenti”. 

In giornata lo spread, dopo un'iniziale fiammata a 485 punti base, è sceso a 470 per poi seguire per tutto il giorno un percorso altalenante e chiudere poco sotto i valori massimi a 480. Mercati e Borse hanno comunque ignorato il responso dell'Agenzia di rating che è finita sul banco degli imputati. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha ricordato come proprio Moody’s, il giorno prima del crack di Lehmann Brothers, le attribuiva un rating lusinghiero. E dubbi sulla trasparenza dell'Agenzia sono stati sollevati dai partiti italiani, con il Pdl che propone una commissione parlamentare di inchiesta.

Rimangono irrisolte comunque diverse questioni. Innanzi tutto la bassa crescita dell'economia italiana di cui parla Moody's ed ammessa da tutti che, come ha sottolineato il presidente di Nomisma Piero Modiano, “restringe sempre più i margini” della politica fiscale restrittiva scelta da Monti sin dall'inizio. Potrebbero allora rialzarsi le tensioni con Pdl e Pd che hanno sollecitato il premier a un intervento per abbassare lo stock del Debito pubblico, finora escluso da Monti. Questa scelta alleggerirebbe la pressione sui redditi e aumenterebbe quella sui patrimoni.

E a livello europeo le politiche monetarie ed economiche volute da Germania, espongono non solo i Paesi deboli ma l'Euro stesso a rischi incalcolabili, come hanno sottolineato in modo bipartisan i partiti che sostengono Monti. Un' apertura è giunta oggi da Peter Bofinger, consigliere economico di Angela Merkel, per il quale “Mario Monti ha ragione a volere un programma di acquisti di bond per stabilizzare gli spread nel mercato”.