Una tragedia
annunciata
I nubifragi degli ultimi giorni hanno provocato crolli: paesi isolati, strade e treni bloccati, ma anche morti, dispersi e feriti, trasportati in ospedale via mare. Dichiarato stato d'emergenza
Almeno 20 morti, e una decina di dispersi. E' il tragico bilancio, ancora provvisorio, del nubigragio che ieri ha colpito la città di Messina e le provincie. Frane, crolli nelle colline attorno alla città e in particolare nel villaggio di Giampilieri Superiore. Difficili i soccorsi. I feriti sono trasferiti in ospedale via mare. Molta gente si è salvata, salendo sui tetti. E c'è chi dice che, alla fine, saranno cinquanta le vittime.
CASE CROLLATE. Diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti nelle zone più colpite: Giampilieri, a 20 chilometri a sud di Messina, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Le squadre dei soccorritori stanno scavando nel fango, alto anche un metro, alla ricerca dei dispersi. Alcuni abitanti delle zone colpite, in parecchi si sono rifugiati sui tetti delle case per sfuggire alla furia del torrente di acqua e fango, sono stati soccorsi con l'elicottero della Protezione Civile. Nella zona stanno arrivando squadre di soccorritori dell'esercito, dei vigili del fuoco e della protezione civile. In partenza per Messina anche il sottosegretario Guido Bertolaso.
LA ZONA PIU' COLPITA. E' una zona di circa 3,5 chilometri tra i comuni di Scaletta Marina, Giampilieri, Briga e Scaletta Zanchea, quella più colpita dal nubifragio che ha interessato la provincia di Messina. Nella zona ci sono state diverse colate di fango che hanno invaso sia la strada statale che i binari, oltre che a smottamenti e a frane. Al momento i soccorritori, spiega il responsabile delle emergenze del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, stanno lavorando al ripristino della viabilità e, allo stesso tempo, alle operazioni di scavo per recuperare eventuali dispersi sotto il fango.
VITTIME IDENTIFICATE. Sei le vittime identificate: Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa in contrada Vallone. Un terzo cadavere è stato recuperato dentro un'auto travolta da un torrente in piena nei pressi di Scaletta Zanclea: è Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria. La quarta e la quinta vittima sono un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, e Salvatore Scionti, 64 anni, trovati nelle rispettive abitazioni a Scaletta. Il cadavere di una donna, Agnese Pellegrino, è stato recuperato a Briga Superiore.
I SOCCORSI. Difficili i soccorsi a causa del fango che ostruisce le strade, in particolare quella che conduce verso la frazione Giampilieri e il comune di Scaletta, due delle zone più colpite. Per questo motivo i feriti sono stati portati sulla spiaggia e per mezzo di gommoni trasbordati sulle vedette e sui pattugliatori della capitaneria e su altri mezzi della Guardia di Finanza e quindi trasferiti alla capitaneria di porto da dove le ambulanze hanno fatto la spola verso gli ospedali della città. Per il trasporto dei feriti più gravi, che al momento sono otto, la capitaneria di porto ha utilizzato i propri elicotteri che sono atterrati direttamente negli ospedali della zona.
INTERROTTI I COLLEGAMENTI. Interrotto il traffico stradale e ferroviaria nella zona. I feriti per il maltempo arrivano via mare. Da Palermo sono partiti alcuni mezzi pesanti del Genio civile per rimuovere fango e detriti nell'autostrada A18 Messina-Catania e nella statale 114, entrambe chiuse a causa di frane. La direzione del Consorzio autostradale siciliano rende noto che a breve la tratta Messina-Roccalumera, sull'autostrada A18, sarà regolarmente aperta in entrambe le direzioni di marcia, ma con restringimenti di carreggiata. Anche la circolazione ferroviaria è sospesa da ieri sera fra Messina e Santa Teresa Riva, e i tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per ripristinare la linea. Secondo l'unità di crisi istituita presso la Prefettura di Messina sarebbero diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti tra Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga.
I RACCONTI DEI SUPERSTITI. "Due piani del palazzo dove vivevo hanno completamente ceduto e sono spariti". E' il racconto, frammentario, di una delle sopravvissute al disastro che ha colpito il messinese. La donna, che abitava al terzo piano di uno stabile a Scaletta, non riesce a rendersi conto di cosa sia successo. Lo choc e la concitazione di quei momenti le impediscono di spiegare se l'edificio in cui abitava sia stato sommerso dai detriti o se abbia ceduto sotto la violenza di una mareggiata. "Abito sulla costa - dice la signora con un filo di voce - e ancora non mi rendo conto. Erano le otto di ieri sera. Tutto è successo in un attimo. Non so come possa essere successo, ma il primo piano e anche parzialmente il secondo dello stabile dove abitavo sono spariti".
"Ero in auto quando sono stato completamente travolto". Gli occhi sbarrati, il fango che ancora gli ricopre i vestiti, un ragazzo racconta così ai soccorritori della capitaneria di porto i terribili momenti vissuti nella serata di ieri a causa del nubifragio che ha colpito il messinese. "Stavo tornando a casa - dice - quando improvvisamente quella massa mi è venuta addosso e mi ha colpito in pieno. Sono riuscito ad uscire dall'auto. E' stata un'esperienza terribile".
IL SINDACO DI MESSINA. "È una situazione critica, la macchina dei soccorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera" ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca.
MALTEMPO A PALERMO. Il maltempo ha colpito anche le province di Palermo e Trapani. Ieri sera un violento nubifragio si è abbattuto sul capoluogo siciliano e questa mattina l'acqua è continuata a cadere. La spazzatura per le strade rende la situazione ancora più grave.