Frana nel messinese.
Evacuato un paese
Oltre 2000 persone evacuate da San Fratello, un paese dei Nebrodi. Altri comuni colpiti da frane e smottamenti a causa delle piogge intense in Sicilia. A rischio anche la Calabria
Oltre 2000 persone evacuate da un paese dei Nebrodi, "che rischia di scomparire" a causa di una frana. L'allarme lo lancia Salvatore Sidoti Pinto, sindaco di San Fratello, comune in provincia di Messina, interessato da una gravissima frana, dopo 48 ore di piogge intense. "Stiamo vedendo il paese sparire - aggiunge il sindaco - la frana ha coinvolto tutto il versante nord-est di San Fratello, la parte relativamente più nuova, comprese le scuole elementari e medie. Stiamo qui che guardiamo quello che accade senza potere intervenire per fare qualcosa".
Ma anche altri comuni della zona sono stati sgomberati a causa di smottamenti del terreno.
Dopo la frana di ieri a San Fratello altre 20 famiglie sono state sgomberate nella notte a Tusa, mentre altre 20 ordinanze di sgombero erano state notificate ieri sera a Sant'Angelo di Brolo.
Intanto, la Giunta regionale e l'Assemblea Regionale Siciliana si occuperanno della grave situazione che si è venuta a determinare nel messinese.
Il dipartimento regionale della Protezione Civile ieri ha attivato un'unità di crisi. I sindaci dei Nebrodi hanno inviato un telegramma alla presidenze del Consiglio dei Ministri e della Regione Siciliana: "l'emergenza idrogeologica nel territorio dei Nebrodi in Provincia di Messina continua ad aggravarsi" e "l'incolumità dei cittadini è gravemente minacciata".
La situazione è critica: otto Comuni su dieci (84 per cento) della provincia di Messina si trovano su un territorio considerato a rischio per frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio che ha sottratto terreni fertili all'agricoltura. Lo afferma la Coldiretti in riferimento alla frana nella collina di San Fratello provocata dal maltempo. In Sicilia complessivamente i comuni a rischio idrogeologico sono il 70 per cento.
Nella zona dei Nebrodi sono numerose le strade interessate da frane e smottamenti: alcuni paesi, come Longi, sono isolati e raggiungibili solo percorrendo vecchie mulattiere.
Il maltempo ha flagellato anche altre zone dell’isola. Gravissimi i danni nell'ennese, dove è stata chiusa la strada statale 117 bis nel tratto che va dallo svincolo autostradale allo svincolo per Leonforte per una frana che ha invaso la carreggiata. Allegamenti in abitazioni e in molte aziende agricole della provincia. E ancora smottamenti nel trapanese e linee ferroviarie interrotte tra Caltanissetta e Gela, Palermo e Agrigento e Catania e Agrigento. Le Ferrovie dello Stato hanno organizzato autobus sostitutivi.
Frane e smottamenti di terreno si sono verificate anche in queste ultime ore nel cosentino e nel catanzarese a causa delle piogge incessanti. In alcuni casi sono state disposte evacuazioni di famiglie.
E la memoria corre alla strage di Giampiellieri, dove a ottobre un'alluvione aveva causato 37 morti e reso inagibili la maggior parte delle case del paesino in provincia di Messina. E sul futuro delle persone colpite dalla frana quattro mesi fa, ancora nulla.