Andremo avanti
con o senza Fiom
Il giorno tanto atteso dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, è arrivato. Questa mattina debutto in borsa per la nuova “Fiat Industrial” e attesa per vedere come si sarebbe comportata “Fiat spa” dopo la scissione. La risposta è stata positiva. Continua il braccio di ferro con la Fiom
Il giorno tanto atteso dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, è arrivato. Questa mattina debutto in borsa per la nuova “Fiat Industrial” e attesa per vedere come si sarebbe comportata “Fiat spa” dopo la scissione. La risposta è stata positiva. La nuova società di veicoli industriali ha aperto a 9 euro, l’Auto a 6,9 euro per azione. Messe insieme le due cifre c’era già stato un aumento del 3% rispetto all’ultima chiusura della “vecchia” Fiat.
Insomma il mercato ha mostrato di gradire la scissione del colosso torinese e il relativo raddoppio dei titoli in Borsa. Gli scambi infatti sono stati molto sostenuti. A metà mattinata le due società insieme avevano visto la trattazione di 39 milioni di azioni contro una media registrata nell’ultimo mese di 26,9 milioni giornalieri.
''Questo e' un momento molto importante per la Fiat – ha detto Marchionne - perché rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza. Di fronte alle grandi trasformazioni in atto nel mercato non potevamo più continuare a tenere insieme settori che non hanno nessuna caratteristica economica e industriale in comune''. Un altro aspetto sottolineato dall’Ad Fiat è quello relativo alle opportunità di crescita personale che, secondo lui, questa operazione darà a tutti i lavoratori.
E proprio sulla questione lavoro e occupazione non ha perso l’occasione di scagliarsi nuovamente contro la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil: “La Fiat è capace di produrre vetture con o senza la Fiom. Se al referendum dello stabilimento torinese vince il no con il 51% la Fiat non farà l'investimento”.