Barcone 298 migranti
aperta inchiesta
La Procura della Repubblica di Modica ha aperto un'inchiesta sulla vicenda del barcone di migranti soccorso ieri. Per l'UNHCR, rimpallo responsabilità tra Malta e Italia
La Procura della Repubblica di Modica (Ragusa), ha aperto un'inchiesta sulla vicenda del barcone di migranti soccorso ieri dalle unita' italiane dopo essere rimasto per diversi giorni in balia del mare in tempesta.
Sull'imbarcazione, partita dalle coste libiche, viaggiavano complessivamente 298 extracomunitari, tra i quali 46 donne e 29 bambini; uno di loro, un giovane somalo dall'apparente eta' di 25 anni, e' morto durante la traversata. La magistratura ha disposto l'autopsia per stabilire le cause del decesso.
I profughi, in gran parte somali ed eritrei e dunque nelle condizioni di potere fare richiesta d'asilo, sono stati trasferiti ieri sera nel centro di prima accoglienza di Pozzallo (Ragusa), subito dopo essere sbarcati dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza; una trentina sono stati ricoverati in ospedale a causa delle loro precarie condizioni di salute.
La magistratura dovra' fare chiarezza anche sul comportamento tenuto dalle autorita' maltesi, che non sono intervenute per prestare soccorso al barcone, sostenendo che non vi erano problemi di sicurezza, visto che l'imbarcazione era scortata dalla petroliera livornese Antignano sotto il coordinamento del Comando generale delle capitanerie di porto di Roma.
Laura Boldrini, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), commentando in un'intervista a Radio vaticana la vicenda, ha detto che ''Malta ha mezzi molto limitati e in questi anni e' stato possibile salvare migliaia di vite umane perche' c'era sinergia con l'Italia. Ma in questo momento c'e' piu' interesse a scaricare sugli altri le responsabilita', anziche' come in passato fare una gara a chi salva piu' vite umane''. L'Unhcr chiede ''a tutti i governi di porre come priorita' assoluta il soccorso di vite umane'', ha aggiunto Boldrini, ricordando che ''l'Italia da maggio ha adottato i respingimenti. Ma in questo mare, se vediamo i dati dello scorso anno, il 75% di chi rischia la vita e' fatto da persone che fuggono da guerre e persecuzioni, persone che non possono essere rimandate indietro''.
La portavoce dell'Unhcr ha inoltre espresso ''tutta la gratitudine al comandante della petroliera Antignano per il comportamento responsabile'' dimostrato nel dare assistenza al barcone di migranti.
Gianfranco Botta
I vostri commenti su Facebook
Sonia Carpentras
è la cosa in assoluto che fa piu' male vedere persone disperate lasciate morire, perche' ci siamo ridotti cosi'
Paola Marchese
mi vergogno
Giovanni Nostro
Adesso ci mancherebbe soltanto che l'encomiabile comportamento del comandante della petroliera italiana che ha soccorsi i migranti venga punito per avere contravvenuto alla legge sull'emigrazione.
Federica Stacchi
Non esistono le razze esiste solo il razzismo..mi chiedo come il Vaticano possa fare orecchie ..e occhi da mercante su queste tragedie invece di intervenire subito ed in prima persona, ci sono giganteschi conventi in tutta Italia spettralmente vuoti..a che servono??? ospitateli ed organizzate una rete di civile assistenza, volontariato e solidarietà! siamo tutti figli dello stesso Dio!
Miriam Iuliucci
Giusto Federica!!!
Cettina Sapienza
Grazie a Linea Notte ieri sera sono andata a dormire con la coscienza un po' tranquilla al pensiero che quei poveri migranti sono stati soccorsi. Quanto bisogno c'è di solidarietà e di partecipazione.
Rosalba Ortenzi
Gli occhi di quel bambino in braccio alla madre, spalancati davanti ad un mondo cattivo, crudele,ingiusto: Altra pena per questi disperati ...Ma che "cuore che vede"! Il cuore di troppi,soprattutto dei nostri attuali governanti, è cieco!!!