30/06/2024
13/07/2011

Tremonti: "resto"
Draghi: "tempi rapidi"

All'assemblea dell'Abi Mario Draghi dice che "occorre definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014". Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, intanto, smentisce le voci sulle sue dimissioni

"Occorre definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. a questo soprattutto guardano i mercati". E’ questa l’opinione del governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, espressa questa mattina nel corso del suo intervento all’assemblea dell’Abi. “Il ricorso alla delega fiscale e assistenziale per completare la manovra nel 2013-14 – ha continuato Draghi - se non si incide anche su altre voci di spesa, non potrà evitare un aumento delle imposte. L'Italia può contare su fattori favorevoli per proseguire sulla strada del risanamento dei conti e superare le minacce dell'emergenza. Ma deve trovare un intento comune, al di là degli interessi particolari e di fazione”. Poi ha continuato sottolineando che “alla correzione degli squilibri di finanza pubblica si deve accompagnare un innalzamento del potenziale di crescita della nostra economia, mediante la messa in campo tempestiva di politiche strutturali incisive e credibili".
All’assemblea dell’Abi era presente anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che si è detto tranquillo che “Il decreto per il pareggio di bilancio sarà rafforzato su tutto il quadriennio e approvato entro venerdì. Il problema del balzo dei premi di rendimento è un problema non del singolo Stato, ma della struttura complessiva dell'Europa”.
Il ministro è poi tornato sul tema delle privatizzazioni: “Il governo dovrà certamente iniziare un processo di privatizzazioni. I comuni 'saranno spinti a vendere i loro asset da un meccanismo di incentivi che sarà introdotto nel loro patto di stabilità. Naturalmente c'è bisogno di qualcuno che compra e non si può privatizzare a prescindere dal mercato”.
Riguardo la crisi economica che attanaglia il mercato comune il ministro ha detto che “ o l'Europa trova la forza per avanzare o l'arretramento è irreparabile”.
Infine un accenno all’ipotesi di sue dimissioni: “Il decreto con la manovra di finanza pubblica sarà accompagnato da chi si è preso la responsabilità di presentarlo. Mi hanno consigliato di citare Tito Livio: Hic manebimus optime (qui staremo benissimo ndr)”.