Draghi: "Dubbi
su ripresa duratura"
Il governatore della Banca d'Italia: "Bisogna vedere che succede quando finiscono gli aiuti. Persi 650mila posti di lavoro". Il premier aveva detto: "Il peggio è passato, l'economia torna a crescere". Napolitano: "Nuove regole per i mercati"
La caduta delle economie in tutti i paesi del mondo si è fermata, ma restano dubbi sulla stabilità della ripresa. E' il monito lanciato dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, nel corso del suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio. "La caduta in cui le nostre economie si stavano avvitando, tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno - dice il numero uno di via Nazionale - si è fermata. Siamo meno sicuri che si stia effettivamente avviando una ripresa duratura, che non poggi solo sul sostegno straordinario delle politiche economiche".
Una tesi diversa da quella sostenuta, in un messaggio inviato all'Acri (l'associazione della casse di risparmio) in occasione della Giornata da Silvio Berlusconi: "Il peggio della crisi finanziaria - scrive il premier - sembra sia alle nostre spalle, e sembra sia iniziata, sia pure lentamente, la ripresa". Il presidente del Consiglio esprime poi l'apprezzamento del governo per "il comportamento tenuto dal sistema bancario italiano che ha affrontato la crisi in condizioni migliori rispetto a quelle di tanti altri Paesi". E sottolinea come "la rete di protezione predisposta tempestivamente dal governo abbia rafforzato l'immunità delle banche italiane nei confronti della crisi".
E alla Giornata del Risparmio giunge anche un altro messaggio istituzionale: quello del presidente della Repubblica. La manifestazione, spiega Giorgio Napolitano, "si svolge in un momento nel quale il Paese è chiamato ad un impegno straordinario per il superamento degli effetti della crisi globale e per il contenimento delle difficoltà e tensioni che si vanno producendo sul piano sociale".
"Occorre ora - prosegue il capo dello Stato - definire le nuove regole e le necessarie misure di riforma e rafforzamento delle istituzioni internazionali: in questo contesto assumono grande importanza le iniziative riguardanti la vigilanza finanziaria europea, per migliorare, attraverso un più elevato livello di protezione degli investitori, la fiducia nei mercati e la stabilità del sistema".