L'inferno di
Rosarno
Di nuovo in strada gli extracomunitari, dopo la rivolta di ieri notte. Accade nel giorno in cui il Tg3 ha proposto servizi che anticipavano un'inchiesta di Shukran sulla situazione di degrado che vivono le migliaia di immigrati della Piana di Gioia Tauro
E' ancora alta la tensione a Rosarno dopo che ieri sera un gruppo immigrati ha attuato una protesta, dopo il ferimento di due extracomunitari con alcuni colpi di fucile ad aria compressa. Migliaia di africani si sono riuniti al centro del paese e hanno dato vita a una sorta di guerriglia urbana.
E stamattina la protesta continua. Circa duemila immigrati, secondo la stima della Polizia, si sono concentrati davanti all’ingresso del Comune di Rosarno. Blocchi stradali sulla sulla statale 18. In città sono arrivati gli immigrati del comprensorio della Piana di Gioia Tauro. I manifestanti sono usciti dalle due strutture in cui sono ospitati e sono scesi in strada attuando due blocchi stradali, uno a Nord e uno a Sud dell'abitato. Circa duemila africani in piazza del municipio hanno incontrato il commissario prefettizio. Spaccate alcune vetrine e rovesciati cassonetti. Chiusi scuole e negozi. Proteste da parte degli abitanti contro la rivolta.
IL COMMISSARIO BAGNATO RASSICURA GLI IMMIGRATI. "Vi invito alla calma e vi assicuro che avrete adeguata protezione". E' quanto ha detto il commissario prefettizio del comune di Rosarno, Francesco Bagnato, alla delegazione di immigrati che ha attuato stamattina la protesta davanti al comune.
"Vi garantiremo - ha aggiunto Bagnato - presidi di sorveglianza davanti ai centri di ricovero. Cercheremo, inoltre, di migliorare le condizioni igieniche in cui vivete, dandovi nuovi container per dormire e bagni chimici. Cercheremo, in sostanza, di darvi una condizione più umana, ma voi dovete tornare alla calma".
Intanto un cittadino di Rosarno stamattina ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti la sua abitazione. L'uomo ha sparato i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati successivamente sono entrati nell'abitazione dove c'erano la moglie e i due figli dell'uomo, dove però si sono limitati ad urlare e protestare, inveendo contro l'uomo e i suoi familiari, e si sono poi allontanati. L'episodio si è risolto cosi' senza feriti e senza incidenti.
Tutto questo è accaduto nel giorno in cui il Tg3 ha proposto sia nell'edizione delle 14, sia in quella delle 19 servizi che anticipavano un'inchiesta di Shukran sulla situazione di degrado che vivono le migliaia di immigrati della Piana di Gioia Tauro.
I lavoratori extracomunitari impegnati in agricoltura e accampati in condizioni inumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un’altra struttura abbandonata protestano contro i soprusi subiti dalla 'ndrangheta.
L'INTERVENTO DI MARONI. E il ministro Maroni stamattina ha detto che la rivolta degli extracomunitari a Rosarno è "una situazione difficile, così come in altre realtà", determinata dal fatto che "in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, una immigrazione clandestina che da un lato ha alimentato la criminalità e dall’altro ha generato situazioni di forte degrado come quella di Rosarno". "A Rosarno - ha spiegato Maroni - stiamo intervenendo con i mezzi e i tempi necessari. Inoltre, abbiamo per ora posto fine agli sbarchi di clandestini a Lampedusa e a poco a poco riporteremo la situazione alla normalità". Il presidente della Regione, Agazio Loiero, in serata ha sostenuto di essere molto preoccupato per ciò che è avvenuto. "È il frutto - ha detto - di un clima di intolleranza xenofoba e mafiosa che non riguarda ovviamente la popolazione di Rosarno, giustamente allarmata per la situazione di tensione che si è determinata con la rivolta degli extracomunitari sfruttati, derisi, insultati e ora, due di loro, feriti con un’arma ad aria compressa". "Auspico - aggiunto Loiero - che dal ministero dell’Interno arrivi una forte iniziativa che tutelando i cittadini di Rosarno, perchè sono intollerabili gli atti di vandalismo, tuteli anche quei tanti disperati contro cui per la seconda volta si è indirizzata la violenza criminale".
BERSANI: MARONI SCARICABARILE. "Per i fatti di Rosarno dico che in queste ore è necessario intanto fare calmare le cose. Bisogna però andare alla radice. Li' c'è mafia, sfruttamento, xenofobia e razzismo", ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, a Reggio Calabria per incontrare i vertici della procura generale di reggio calabria dopo l'attentato dinamitardo di domenica.
"E mi dispiace molto - ha aggiunto Bersani - che il ministro dell'interno Roberto Maroni non abbia perso l'occasione anche stavolta di fare lo scaricabarile sull'immigrazione clandestina. Vorrei ricordagli che subiamo anche danni, in vigenza, di una legge che si chiama bossi-fini. E' ora che se lo ricordi anche il ministro".