17/07/2024
18/11/2009

Natale
regali made in Italy

Tre italiani su quattro per Natale pensano di acquistare prodotti made in Italy. L'atteggiamento positivo dei consumatori in occasione delle spese natalizie, è rafforzato, dall'attenzione verso il rispetto delle norme sociali e ambientali

Tre italiani su quattro (75%) per Natale pensano di acquistare prodotti made in Italy, evidenziando un atteggiamento 'patriottico' di molto superiore a quello degli altri Paesi europei dove in media solo il 59% dei cittadini mettera' sotto l'albero prodotti del proprio Paese. E' quanto afferma, con una indagine, la Coldiretti, in occasione dell'incontro su 'Il vero made in Italy fa crescere le imprese e il paese'.

L'atteggiamento positivo dei consumatori italiani verso il made in Italy, in occasione delle spese natalizie, è rafforzato, dall'attenzione verso il rispetto delle norme sociali e ambientali che viene garantito dalla produzione nazionale. Secondo l'indagine, ben l'86% degli italiani non comprerebbe prodotti ottenuti con il lavoro minorile mentre l'82% evita di acquistare prodotti che favoriscono l'emissione di gas serra.

L'attenzione ai prodotti della tradizione italiani è confermata anche dal fatto che le previsioni per cenoni, pranzi e omaggi alimentari delle vacanze di Natale sono, ritiene la Coldiretti, incoraggianti con quasi due italiani su tre (65%) che spenderanno la stessa cifra dello scorso anno ma anche un 16% che prevede di spendere di più mentre un 19% conterrà gli acquisti. ''La domanda di prodotti alimentari Made in Italy si scontra però - denuncia il presidente della Coldiretti Sergio Marini - con il fatto che solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani, ma nessuno lo sa''. In Italia, gli inganni del finto made in Italy riguardano due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all'estero, ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta, oltre un terzo della pasta che è ottenuta da grano che non è stato coltivato in Italia all'insaputa dei consumatori.