17/07/2024
25/06/2009

"La corruzione
è una tassa"

Il rapporto annuale della Corte del Conti lancia l'allarme: la corruzione nella Pubbluca Amministrazione è una tassa occulta da 60 miliardi.

La corruzione è "una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini". A dirlo è la Corte dei Conti, nel giorno della sua relazione annuale sullo stato di salute dell'Italia. Un tale fenomeno costa circa 60 miliardi di euro e pesa sullo sviluppo del paese. Lo rileva il Procuratore generale presso la Corte dei Conti, Furio Pasqualucci, nella sua requisitoria sul Rendiconto generale dello Stato: a pesare, la rapidità con cui la crisi finanziaria si è trasferita sull'economia reale.

Nel mirino dei magistrati contabili, anche l'evasione fiscale, che secondo le stime, supera i 100 miliardi l'anno. Non si fa molto per recuperarli, è l'accusa dei magistrati. Come per il debito pubblico che continua ad aumentare.

Quanto alle pensioni, i magistrati chiedono di adeguare l'età delle donne a quella degli uomini nel pubblico impiego, come chiede una sentenza della Corte Europea.

E proprio oggi, Bruxelles ha deciso di aprire su questo fronte la procedura d'infrazione contro l'Italia.
Intanto, secondo il governatore della banca d'Italia, quest'anno il prodotto interno lordo calerà del 5 per cento. Ma solo se la situazione non si aggrava: parola del governatore della banca d'Italia, che torna a parlare di crisi in occasione del rapporto sull'economia abruzzese. Per superare la crisi servono, sottolinea Draghi, la tenuta dei consumi e dell'occupazione.

Oggi dall'Eurostat, la conferma: gli italiani per il terzo anno consecutivo, sono al tredicesimo posto per ricchezza pro capite.
Domani il governo dovrebbe varare altre misure anticrisi, una sorta di manovra estiva per recueprare circa 6 miliardi di euro. Fra i provvedimenti la detassazione sugli utili per le imprese che reinvestono.