Monti, obiettivo crescita
ROMA - Riunione fiume per il governo che valuta i prossimi passi da fare per lo sviluppo del Paese. Piani per l'energia, le infrastrutture, l'occupazione. Stop ai versamenti fiscali nelle aree del sisma fino a 30 novembre. Dismissione del patrimonio pubblico. Dodicimila nuovi posti per gli insegnanti
Dura quasi nove ore il primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva. Una riunione fiume e governo al gran completo per fare il punto su come raggiungere l'obiettivo della crescita, con i piani per l'energia, le infrastrutture, l'occupazione. Tra le misure immediate: la sospensione al pagamento delle tasse nelle zone terremotate, Ilva e il via libera a nuove assunzioni per la scuola. Non sono poi mancate le riflessioni sulla riforma della giustizia, “Il governo intende approvare in via definitiva il disegno di legge anticorruzione” e infine come armonizzare “la disciplina di riforma del mercato del lavoro privato con quella del lavoro pubblico”.
L’abbattimento del debito pubblico è il primo tema affrontato dall’esecutivo. “Ottenere il pareggio di bilancio e aggredire lo stock del debito pubblico libererà risorse e capitali che potranno indirizzarsi all'investimento e rivitalizzare la domanda - scrive Palazzo Chigi -. Nei prossimi mesi l'azione di governo si incentrerà sulla dismissione del patrimonio dello Stato, sia degli immobili che delle partecipazioni pubbliche. Una particolare attenzione sarà dedicati ad affrontare gli effetti sociali della crisi e gestire il processo di ristrutturazioni industriali in atto”.
Il tema delle liberalizzazioni poi accende il dibattito tra i ministri. “Un campo d'azione importante”, per il governo per il quale “vanno coerentemente attuate quelle già avviate e ne devono essere promosse altre in altri settori”. “Occorre creare spazi nuovi per la crescita di autonome iniziative private, attualmente bloccate o rese interstiziali da una presenza pubblica invadente e - si precisa - spesso inefficiente”. Dalle liberalizzazioni alla concorrenza il passo è breve. Il governo infatti intende “elaborare una nuova legge per estendere ulteriormente l'apertura dei mercati e rendere più incisive le liberalizzazioni già avviate anticipandone i tempi previsti dal vigente ordinamento, da giugno 2013 ad ottobre 2012, per la presentazione del disegno”.
Sul tavolo del governo si affaccia anche la famiglia. Sul sito di Palazzo Chigi si legge della volontà dell'esecutivo di “riformare l'ISEE, per modificare i criteri di selezione dei soggetti da ammettere alle prestazioni sociali a condizioni agevolate” e di “rivedere le detrazioni fiscali a vantaggio della famiglia”. In quest'ottica, quindi, verrà “rifinanziata la carta acquisti anche per il 2013 a sostegno delle famiglie colpite da disagio economico”. Infine, l'autunno vedrà, da parte del governo, il tentativo di “migliorare la qualità della spesa sociale attraverso il completamento della realizzazione del sistema informativo nazionale sulle prestazioni sociali”.
L’esecutivo vara anche qualche provvedimento immediato: a favore delle popolazioni terremotate con la proroga al 30 novembre del pagamento di tasse e tributi e da il via libera al bando di concorso, il primo dal 1999, per l'assunzione di quasi 12mila nuovi docenti scolastici.