"La Fiat di Termini
non si chiude"
Volantinaggio, blocchi stradali e picchetti alle fabbriche. E' la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese, all'annuncio di Marchionne di riconversione dello stabilimento siciliano entro il 2012
Eliminare la produzione di automobili per riconvertire lo stabilimento. Il tutto entro il 2012. Protestano gli operai della Fiat di Termini Imerese contro la decisione presa dal Lingotto di riconvertire la produzione dell'auto nello stabilimento siciliano. Dopo l'annuncio di cassa integrazione per i lavoratori, dal 22 luglio, al 2 agosto, questa appare come l'ennesima doccia fredda per operai Fiat e per tutto l'indotto.
LA PROTESTA Stamattina, volantinaggio, scioperi e picchetti contro riconversione. Gli operai hanno occupato i binari della stazione di Fiumetorto e bloccato una parte dell'autostrada Palermo-Catania, all'altezza dell'area industriale, rallentando la circolazione. Blocchi già rimossi. I lavoratori si sono poi radunati davanti ai cancelli della Fiat, dove prosegue la protesta. Intanto, i sindacati, Fim, Fiom e Uilm fanno sapere che le iniziative di lotta saranno replicate nel pomeriggio.
I SINDACATI. "A Termini, vogliamo continuare a costruire vetture" ha detto il segretario della Fiom Roberto Mastrosimone. "Se Marchionne vuole chiudere lo stabilimento siciliano per delocalizzare la produzione, se la dovrà vedere con noi lavoratori della Fiat e di tutto l'indotto" - prosegue Mastrosimone.
Da Trapani il segretario della Cgil Guglielmo Epifani tuona contro l'amministratore delegato della Fiat, Marchionne: "Le dichiarazioni dell'amministratore delegato della Fiat sono incomprensibili".
"Se questa scelta dipende dalla domanda di auto - ha aggiunto - prima vediamo come va la domanda. E' una decisione contraddittoria rispetto a quanto fatto e detto dalla Fiat fino a qualche giorno fa. Una scelta, anche dal punto di vista del tempo e del metodo, priva di senso".
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA. Intanto qualche giorno fa è arrivata la presa di posizione della Regione, al massimi livelli. “Non accettiamo ipotesi di riconversione, che vuol dire chiusura dello stabilimento di Termini Imerese”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a Palermo, al termine di un incontro tra esponenti del governo regionale e sindacati sulla vertenza Fiat. “Siamo pronti - ha aggiunto Lombardo - a fare la nostra parte. La Fiat troverà un interlocutore che assumerà impegni precisi in funzione delle risorse disponibili, che dovranno essere investite in tempi definiti"