Per Fiat altro 16%
di Chrysler
Marchionne. Pronti ad assumerne il controllo. Elkann: tappa storica. Il gruppo torinese eserciterà per intero la «Incremental Equity Call Option» subordinatamente e contestualmente al completamento da parte di Chrysler, nel secondo trimestre del 2011, di una operazione di rifinanziamento
Svolta storica per la Fiat, che raggiunge l'accordo con il gruppo americano Chrysler per acquisire un ulteriore 16% della casa automobilistica di Detriot. Il gruppo torinese eserciterà per intero la «Incremental Equity Call Option» subordinatamente e contestualmente al completamento da parte di Chrysler, nel secondo trimestre del 2011, di una operazione di rifinanziamento nell’ambito della quale il debito di Chrysler verso i governi statunitense e canadese sarà integralmente rimborsato. Entro giugno quindi la Fiat, che oggi detiene il 30% di Chrysler, avrà il 46%.
Soddisfazione è stata espressa dai vertici del Lingotto. "L’operazione che annunciamo oggi segna una tappa storica per Fiat e Chrysler, ed è per noi motivo di grande soddisfazione ed orgoglio - ha commentato il presidente John Elkann -. Insieme a Chrysler Fiat darà vita ad un gruppo automobilistico più forte, con una gamma completa di prodotti, presente su tutti i mercati del mondo e capace di competere con chiunque. Nel corso degli ultimi anni - ha aggiunto Elkan - Fiat e Chrysler hanno saputo lavorare fianco a fianco, con impegno e rispetto reciproco".
Per l'amministratore delegato Sergio Marchionne è un sogno che si realizza: "Chrysler sta seguendo uno straordinario cammino di ripresa, a livello industriale ed economico, e la Fiat è pronta ad assumerne il controllo, per rendere il legame ancora più stabile e più forte, nell’interesse di entrambe".
"L’operazione annunciata oggi, insieme all’ottenimento di un’ulteriore quota del 5 per cento prevista entro la fine dell’anno – ha ancora sottolineato Marchionne- ci porterà a realizzare il sogno da cui è nata quest’alleanza: dare vita ad un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all’avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore. Sarà così possibile assicurare a tutte le nostre persone un futuro molto più sicuro in un ambiente stimolante, dove lo scambio e l’integrazione culturale, uniti alla spinta di competizione con la concorrenza, saranno fonte di crescita professionale e personale".