La Giunta respinge
la richiesta dei pm
La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha respinto poco fa la richiesta dei pm milanesi di procedere alla perquisizione degli uffici riconducibili a Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby. Intanto nelle nuove carte spunta una seconda minorenne
La Giunta per le autorizzazioni della Camera ha respinto poco fa la richiesta dei pm milanesi di procedere alla perquisizione degli uffici riconducibili a Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby. La proposta del Pdl di restituire gli atti alla Procura di Milano è passata con 11 voti favorevoli e 8 contrari. Ma l’iter non si esaurisce qui. La proposta dovrà ora passare l’esame dell’Aula.
La strategia del Pdl adesso dovrebbe essere quella di chiedere il passaggio delle competenze sul caso dalla Procura milanese al Tribunale dei ministri perché "sollevare il conflitto di attribuzione, per trasferire il materiale dell'inchiesta al Tribunale dei ministri, bloccando il rito abbreviato in ragione del fatto che la telefonata in questura da parte di Silvio Berlusconi sarebbe stata fatta in qualità di presidente del Consiglio".
Qualche ora prima il leader del Pd, Pierluigi Bersani, aveva detto che “le carte che arrivano ancora in Parlamento certificano di una situazione ormai insostenibile; una situazione che ammutolisce la voce dell'Italia nel mondo e che lascia completamente senza presidio i problemi che si accumulano nella vita degli italiani. Chi, anche nel centro destra, ha a cuore gli interessi fondamentali della nostra casa comune, deve finalmente indurre Berlusconi a fare un passo indietro e a liberare il Paese da un disagio non più sopportabile".
Intanto i nuovi documenti continuano a infittire lo scandalo Ruby, che coinvolge il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione giovanile.
Nelle 227 pagine inviate dai pm milanesi alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, comparirebbero rivelazioni, intercettazioni e persino un'altra ragazza che, ancora minorenne, avrebbe frequentato la villa di Arcore, dove si sarebbero tenute la famose cene con "bunga bunga" finale.
Ma dalle intercettazioni emergerebbe anche la rabbia di Nicole Minetti, la 25enne consigliera della regione Lombardia, che intercettata l’8 gennaio al telefono con Barbara Faggioli, avrebbe detto: "Io do le dimissioni, cioè sta roba è una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora... Devi avere un pelo sullo stomaco, ma a me cioè non me ne frega niente. Io voglio sposarmi, fidanzarmi, avere dei bambini, una casa... La politica è un casino. Cade lui, cadiamo noi. A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento, perché dice: Bene, me le sono levate dai coglioni e lo stipendio lo paga lo Stato".
Sempre nei nuovi documenti si legge che, alla richiesta di perquisizioni delle abitazioni dell'Olgettina, il premier convoca ad Arcore tutte quelle signorine che avrebbero preso parte alle cene. E viene convocata anche la Minetti. Dalle intercettazioni si ascolta ancora un nuovo scambio di battute tra le due amiche. La Faggioli avrebbe detto: "Mi ha chiamato la segreteria del presidente e mi hanno passato il presidente e mi ha detto di convocare tutte le ragazze per parlare con l’avvocato alle 19. Che dici? E’ ok?"
E la Minetti risponde dando ancora una volta sfogo alla sua rabbia: "No perché devo parlare al mio avvocato. Io sono indagata, per me la cosa è diversa... Lui sarà anche il mio capo, ma io sono indagata e lui altrettanto".
Segue un sms dalla Minetti alla Faggioli: "Se mi vuole convocare mi convoca lui". E poi una frase della consigliera: "Mi ha rovinato la vita".
Quando poi Marysthelle chiama la Minetti per chiederle se lei risponderà alla convocazione del premier lei risponde: "No, non credo. Qua la cosa si fa grossa. Io non ci penso neanche. Sono nella merda seria più di tutti quanti". Per concludere: "Stasera saremo poche. Lui ha detto che è successo un casino perché ‘sta stronza di Ruby ha detto delle cose e ci sta sputtanando".
Alla Minetti sarebbero state sequestrate fatture riguardanti canoni di Via Olgettina per oltre 50mila euro in un anno. Per lei c’è un invito a comparire per martedì 1 febbraio dalla procura.
Il suo avvocato Daria Pesce fa sapere che la Minetti si presenterà ai pm.
Altro capitolo scottante emerso dai nuovi documenti riguarderebbe alcuni appunti di Ruby con l’indicazione di cifre ingenti che la ragazza avrebbe ricevuto dal Premier. “50 mila per il libro, 12 mila campagna intimo, 200 mila da Luca Risso, 70 mila Conservati da Di Maria, 170 mila conservati da Spinelli, 4 milioni e mezzo da Silvio Berlusconi che ricevo tra due mesi”.
Ma non finisce qui perché spunta un nuovo nome nell’inchiesta, quello di Iris Berardi. La ragazza di origini brasiliane, oggi ventenne, all’epoca delle sue prime frequentazioni alle famose cene avrebbe avuto 17 anni. Un’altra minorenne dunque, fatto questo che se sarà provato, andrebbe ad aggravare la già difficile situazione del Cavaliere.