Spagna campione, è suo il 'triplete' storico
CRACOVIA - Le “furie rosse” vincono 4-0. Prandelli: "In un paese vecchio come siamo, noi abbiamo avuta la forza di cambiare". Il Ct azzurro e i suoi uomini in serata al Quirinale. Oltre 22 milioni davanti alla tv per la finale
Le lacrime di Balotelli e Pirlo, il rammarico di Buffon, la delusione di Prandelli. “Si è visto subito che loro avevano più freschezza fisica. Noi non abbiamo avuto tempo per recuperare, soprattutto contro questi giocatori”, queste sono state le prime parole del nostro Ct, occhi rossi per una notte insonne, il giorno dopo il disastroso 4-0 incassato dalla Spagna nella finale di Euro 2012. “Vincere l'Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l'equilibrio a qualcuno: non siamo ancora pronti a vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi”, riflette Prandelli.
“In cosa potevo essere più bravo? In finale avrei dovuto avere il coraggio di cambiare di più. Ma sarebbe stata una mancanza di rispetto per chi mi aveva portato in finale”. Poi concludendo la conferenza stampa sentenzia: “Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare. Noi siamo venuti all'Europeo per cambiare, per perseguire un'idea senza farsi condizionare dal risultato”.
“Stasera non c'é stata partita, loro sono stati troppo superiori”, aveva confessato al termine del tormentato incontro “Gigi Buffon, "abbiamo dato quello che avevamo, poi nella vita ci sta incontrare i più forti, ed è andata come è andata”. Polemico il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete. “Il problema dei rapporti con i club non è la Federazione, ma il fatto che mai la Lega ha avuto un ruolo così insignificante. La somma di interessi personali è così esplosiva che manca un ruolo rappresentativo della Lega”.