Siamo sette miliardi
ma sempre più anziani
Siamo sette miliardi. L'ultimo nato è conteso tra India e Filippine ma intanto il traguardo è stato superato. Restano i dubbi sulla reale possibilità di un censimento mondiale, visto che molti Stati da anni non ne praticano uno, ma si cresce ad un ritmo serrato
Siamo sette miliardi. L'ultimo nato è conteso tra India e Filippine ma intanto il traguardo è stato superato. Restano i dubbi sulla reale possibilità di un censimento mondiale, visto che molti Stati da anni non ne praticano uno, ma si cresce ad un ritmo serrato. Sono i paesi asiatici e africano a registrare il più alto numero di nascite al mondo, eppure sarà un mondo sempre più vecchio, dove entro il 2050 le persone con più di 60 anni saranno più dei bambini, arrivando a ben 2 miliardi, contro gli attuali 650 milioni. A fare le stime è l'Organizzazione mondiale della sanità.
L'invecchiamento è un fenomeno che unisce le varie 'sponde' del pianeta e non è tipico solo dei Paesi ricchi.
Entro il 2050 l'80% degli anziani vivrà nei Paesi meno sviluppati e i dati dell'Oms dicono che già dal 2005 l'aspettativa di vita in Paesi come Francia e Giappone ha superato gli 80 anni. Ma negli stati più poveri si vive molto meno: in alcune zone dell'Africa e dell'Asia l'aspettativa di vita non supera i 40 anni.
E il progressivo invecchiamento della popolazione mondiale pone sempre di più problemi di salute. Con l'età cresce il rischio di cadute e lesioni gravi e crescono le spese per la cura degli anziani che saranno concentrate soprattutto negli ultimi due anni di vita