Emilia Romagna - Scosse, sfollati e pioggia
Bologna - In Emilia la terra continua a tremare tra le province di Modena e Ferrara. Le scosse più forti sono state avvertite intorno alle 3 e alle 4 di questa notte. Molti cittadini hanno preferito passare la notte nei centri di accoglienza allestiti nelle aree coinvolte dalla Protezione Civile
Bologna - In Emilia la terra continua a tremare tra le province di Modena e Ferrara. Le scosse più forti sono state avvertite intorno alle 3 e alle 4 di questa notte nelle zone fra Mirandola, San Felice e Finale Emilia, le stesse dove il sisma ha provocato sette vittime. E per tutta la giornata di ieri le scosse si sono ripetute e i cittadini hanno preferito passare la notte nei centri di accoglienza allestiti nelle aree coinvolte.
Alla gente che vuole capire se il peggio è passato, il capo della Protezione Civile Gabrielli risponde: "A grandi scosse, poi ne seguono altre. Non necessariamente quella della notte scorsa è la più grande. Bisogna essere cauti: sui terremoti non si fanno previsioni e non si approccia il problema con superficialità e impropria rassicurazione".
Il terremoto ha provocato danni significativi al patrimonio culturale e al patrimonio artistico ecclesiastico nelle zone colpite. In particolar modo il castello Estense, a San Felice sul Panaro, è stato pesantemente danneggiato, così come palazzi storici e chiese nel Modenese. Nel Consiglio dei ministri previsto per domani sarà formalizzato lo stato di emergenza.
Ma ora a preoccupare maggiormente è la situazione degli sfollati. "Il primo problema che stiamo ponendoci è quello di fare assistenza alle popolazioni" ha spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, al termine della riunione operativa con ilcapo nazionale della Protezione civile Franco Gabrielli in prefettura a Ferrara. La situazione più critica è nel modenese, tra Finale Emilia e Mirandola, dove è in corso anche l'allestimento di tendopoli.
"Si è deciso per una soluzione mista - spiega Demetrio Egidi, responsabile regionale di Protezione civile - sia in strutture fisse, come palazzetti o alberghi dei quali è stata verificata l'agibilità, e anche per l'allestimento di tende. Attualmente tra Finale e Mirandola stiamo assistendo 2500 persone, ma si pensa di arrivare anche oltre 3000, 3300, perché le scosse ripetute fanno aumentare le richieste di assistenza". Già oltre 1000 le richieste di verifiche di edifici da parte di cittadini corsi in strada in seguito al sisma, a cui bisognerà dare quanto prima una risposta. In zona ci sono già i sei moduli assistenziali della Protezione civile dell'Emilia Romagna altrettanti stanno arrivando da Marche, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ogni modulo risponde alle esigenze,anche alimentari, di 250 persone. Alcuni centinaia gli sfollati anche nel ferrarese (tra i 300 e i 400) ma verranno tutti assistiti all'interno di strutture fisse.