L'Italia vista
da Confindustria
Emma Marcegaglia apre l'assemblea annuale di Confindustria mettendo numerosi temi sul tavolo. "Senza riforme a rischio coesione sociale"
Dalla crisi, alle riforme, dalla lotta alla mafia, all'innalzamento dell'età pensionabile. Emma Marcegaglia apre l'assemblea annuale di Confindustria mettendo numerosi temi sul tavolo.
Il primo monito è per il governo: "senza riforme a rischio coesione sociale".
"Le riforme sono indispensabili per la coesione sociale e il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, deve sfruttare in questo senso il grande consenso ottenuto". La Marcegaglia lancia un appello al governo per fronteggiare una crisi che, dice, non si placherà prima del 2010 e per questo "sarebbe errore abbassare la guardia, le difficoltà non sono finte".
Una delle riforme da fare al più presto, secondo il Presidente di Confindustria è quella delle pensioni: "siamo il Paese con la spesa sociale più squilibrata a favore delle pensioni, per le quali spendiamo quasi il 16% del Pil, contro il 9,5% dei Paesi avanzati. L'unica via sostenibile per difendere le prestazioni previdenziali e reperire le risorse per crescere è ritardare il ritiro dal lavoro". Per questa ragione, dice ancora la numero uno degi industriali bisogna lavorare per una maggiore crescita economica.
Poi si rivolge alle banche, auspicando che queste non facciano "venir meno l'ossigeno del credito bancario". "Chiedo a tutte le banche che vivono con il territorio - ha aggiunto - di non abbandonare le imprese in questi momenti così difficili. Ci stiamo giocando il futuro del Paese. Da imprenditori pretendiamo che i banchieri tornino a fare il loro mestiere: sostenere l'economia che investe".
Il leader degli industriali si schiera nuovamente al fianco delle imprese nella lotta alle mafie ribadendo "la volontà di Confindustria di stroncare ogni forma di contiguità tra imprese e organizzazioni mafiose", che "controllano vaste aree del paese inchidandolo alla arretratezza".
"Si genera così- continua la numero uno di viale dell'Astronomia - un circolo vizioso: il sottosviluppo alimenta la criminalità e questa crea un'economia parallela che offre impiego a vasti strati della popolazione, conquistandone la complicita". "Occorre spezzare questo cerchio infernale. Lo stato deve riprendere il pieno controllo di tutto il territorio del Paese", ammonisce Emma Marcegaglia.
Ribadisce l'idea che la mafia non sia un fenomeno che riguarda solo il sud: "non pensino i collegi settentrionali che questa questione sia a loro estranea. L'attività mafiosa si sta allargando e infiltrando, attraverso il riciclaggio , anche al Nord." Perciò: "siamo tutti coinvolti in questa lotta, in ogni atto della nostra attività di imprenditori", conclude.