17/07/2024
05/08/2012

"L'Italia non ha bisogno di un fondo salva spread, almeno per ora"

ROMA - Parola del Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che aggiunge: "Almeno per ora". E sulla situazione economica interviene anche il premier Mario Monti che in un'intervista rilasciata al tedesco 'Spiegel' si augura che "i governi europei mantengano uno spazio di autonomia dai proprio parlamenti. Altrimenti la disgregazione dell'Europa sarebbe più probabile di una sua integrazione”

“Alla Germania chiediamo sostegno morale e non finanziario", dice Mario Monti in un’intervista alla rivista tedesca Spiegel, in cui si auspica che "i governi europei mantengano uno spazio di autonomia dai proprio parlamenti. Altrimenti la disgregazione dell'Europa sarebbe più probabile di una sua integrazione”. Dichiarazioni forti al termine di una settimana davvero difficile per i destini dell'Euro. 

E sull'Italia interviene anche il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco che dalle pagine de La Repubblica lancia un messaggio di speranza: “Per ora l'Italia non ha bisogno del fondo salva spread. Monti è sulla strada giusta, ma ora deve accelerare sulle riforme. Dalla Banca Centrale Europea è arrivata una svolta decisiva per la difesa della moneta unica – continua Visco - purtroppo l'emergenza non è finita e l’economia peggiora ovunque nel mondo. Anche il 2013 sarà un anno di recessione”.

Fa professione di ottimismo anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà: “Ce la possiamo fare da soli, non saremo sudditi dell'Unione Europea”. Il riferimento è alle polemiche relative a un possibile commissariamento della nostra politica economica qualora l'Italia facesse ricorso allo scudo antispread per calmare la speculazione. “Non temiamo di firmare un memorandum europeo - dice ancora Catricalà - perché significherebbe solo confermare impegni già assunti”. Esclude poi che ci possa essere una manovra correttiva e assicura che non verranno toccate tredicesime e stipendi pubblici.

Esclude nuovi sacrifici anche la collega di governo Elsa Fornero: “Il rigore in Italia e in Europa da solo non basta. Serve pensare ai più deboli. La politica italiana e non solo deve essere più lungimirante. Fondamentali sono gli impegni per la crescita. Ne è convinto anche il ministro  Corrado Passera che annuncia un nuovo pacchetto sulla crescita a settembre che “ruoterà intorno ad agenda digitale e misure per la nascita di nuove aziende.