Nucleare
made in Italy
A sette mesi dal via libera al nucleare in Italia, vien fuori una lista dei siti. A rendere nota la lista dei siti, i Verdi. Il decreto dovrebbe arrivare in primavera, ma si fa strada l'ipotesi che la prima centrale nucleare possa sorgere in Veneto
A sette mesi dal via libera al nucleare in Italia, vien fuori una lista dei siti. Montalto di Castro (Viterbo), già candidata a ospitare una centrale nucleare prima che l'Italia dicesse addio all'energia dell'atomo, Borgo Sabotino (Latina), Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma (Agrigento) e Monfalcone (Gorizia). A rendere nota la lista dei siti, i Verdi.
Il decreto dovrebbe arrivare in primavera, ma si fa strada l'ipotesi che la prima centrale nucleare possa sorgere in Veneto, nell'area del Polesine, vicino a Chioggia, mentre il deposito delle scorie dovrebbe essere allestito in una localita' del sud.
La scelta dei siti idonei per il ritorno del nucleare in Italia spetta all'Agenzia per la sicurezza nucleare, che deve ancora essere costituita, ma l'orientamento politico di fondo del Governo sarebbe quello di realizzare al Nord la prima delle quattro centrali annunciate dal piano di Enel.
Ma l'Enel fa sapere di "non aver inviato al governo alcun dossier che indica i siti per la realizzazione delle centrali nucleari in Italia". "I siti - si legge in una nota - saranno individuati solo successivamente alla definizione da parte dell'esecutivo e dell'Agenzia per la sicurezza nucleare dei criteri per la localizzazione". Insomma, Enel smentisce la notizia e fa sapere che gli impianti nucleari nasceranno vicino aree costiere o vicino ai grandi fiumi, purché scarsamente popolate e lontane da insediamenti industriali.
E i Verdi continuano la loro battaglia:"Le aree sono idonee secondo l'Enel - ha spiegato il presidente Angelo Bonelli - perché vicine all'acqua, e come è noto le centrali necessitano di un gran quantitativo di acqua per funzionare. Noi Verdi avvieremo il presidio dei siti nucleari per dire no al nucleare e sì al solare. Il governo sta spingendo l'Italia in una pericolosa avventura che porterà alla militarizzazione dei territori e a far aumentare la bolletta elettrica dei cittadini, perché i 20 miliardi di euro per la costruzione delle centrali li pagheranno gli italiani". "Berlusconi in Italia ammazza le energie rinnovabili e finanzia la speculazione del costoso nucleare. Daremo nel paese dura battaglia", ha concluso Bonelli.