Moody’s: l’Europa è a rischio
ECONOMIA - L'Agenzia di rating taglia le valutazioni dando un outlook negativo. Mentre Draghi è stato chiaro sugli acquisti dei titoli di Stato: fino a tre anni non costituiscono un finanziamento monetario. E la Merkel usa toni durissimi contro i mercati finanziari, accusandoli di non essere al servizio del popolo
L'Europa scende ancora per l'Agenzia di rating Moody's, che taglia le valutazioni dando un out look negativo. La decisione arriva all'avvio di una settimana cruciale per l'area euro, con gli occhi puntati sulla Banca Centrale Europea e sulle misure a sostegno dei paesi in difficoltà. Il rating dell'Unione Europea viene confermato ad 'Aaa', ma Moody's ritiene che si evolverà in linea con quello degli stati chiave. "Il cambio dell'outlook a negativo riflette quelli assegnati ai paesi con rating Aaa che sono i maggiori contributori al budget europeo: Germania, Francia, Regno Unito e Olanda, insieme rappresentano il 45% delle entrate del bilancio europeo.
Il rating di Germania, Francia, Regno Unito e Olanda è "altamente legato", visto che tutti e quattro sono esposti "alla crisi del debito europea". "L'outlook dell'Unione Europea- spiegano dall’agenzia - può tornare stabile se i paesi chiave con rating Aaa" torneranno a essere stabili, riconoscendo che il profilo di credito dell'Ue è rafforzato dalle "misure strutturali in atto" e ritenendo ragionevole considerare che la probabilità di un default dell'Ue è pari a quella dei paesi con il rating più alto.
Intanto le Borse del vecchio continente ieri hanno risentito positivamente delle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che era stato chiaro sugli acquisti dei titoli di Stato: “fino a tre anni non costituiscono un finanziamento monetario agli stati”.
La cancelliera tedesca Angela Merkel usa toni durissimi contro i mercati finanziari, accusandoli di “non essere al servizio del popolo”. La cancelliera ha detto che i mercati negli ultimi cinque anni hanno consentito solo a poche persone di arricchirsi a spese della maggioranza. “Non bisogna consentire ai mercati di distruggere i frutti del lavoro della gente –ha detto la Merkel- mentre i governi non devono dipendere da loro a causa del debito eccessivo.”