collaborazione di Norma Ferrara
Nel solo 2017, l'industria chimica in Italia ha scaricato in mare 4,18 tonnellate di arsenico; 5,96 tonnellate di cromo; 13 tonnellate di benzene e innumerevoli altri inquinanti, spesso autorizzati in deroga dal governo. Chi doveva controllare in questi anni che le sostanze immesse nell'ambiente non fossero nocive per i cittadini e i lavoratori? Report è andata a vedere cosa c’è dietro le spiagge caraibiche di Rosignano Solvay, qual è il prezzo che paghiamo per produrre il famoso bicarbonato di sodio ripercorrendo la storia della multinazionale belga. La Solvay ha diversi stabilimenti in Italia. in Piemonte è stata condannata in appello per disastro ambientale. In questa regione sussiste anche un pesante inquinamento da Pfas, immessi nell'ambiente da Solvay. Mentre lo Stato italiano da anni discute sui limiti allo scarico di questi inquinanti, non più in produzione, l’azienda li ha già sostituiti con un'altra sostanza che da 7 anni è immessa nell'ambiente. È pericolosa? Chi la controlla?