di Manuele Bonaccorsi e Federico Marconi
Collaborazione di Madi Ferrucci
Immagini di Davide Fonda, Giovanni De Faveri, Carlos Dias e Fabio Martinelli
Ricerca immagini Eva Georganopoulou, Paola Gottardi e Alessia Pelagaggi
Montaggio di Marcelo Lippi e Raffaella Paris
Grafiche di Giorgio Vallati
A Torino è in corso il processo che potrebbe cambiare le sorti di una delle famiglie più importanti del capitalismo europeo: gli Agnelli.
A Torino è in corso il processo che potrebbe cambiare le sorti di una delle famiglie più importanti del capitalismo europeo: gli Agnelli. La contesa è sul testamento della principessa Marella Caracciolo, moglie dell'Avvocato Gianni Agnelli. Davanti ai giudici sono contrapposti la figlia di Gianni e Marella, Margherita, contro i figli Ginevra, Lapo e John Elkann. Margherita Agnelli sostiene che i testamenti svizzeri siano falsi e che il patto successorio da lei firmato a Ginevra nel 2004, con cui accettava 1,2 miliardi di euro di patrimonio paterno rinunciando all'eredità della madre, sia da invalidare. Il motivo: la residenza in Svizzera della madre era fittizia. Non è solo una questione di soldi. In ballo ci sono le quote della Dicembre, la holding della Famiglia Agnelli, che controlla Exor, Stellantis, Ferrari, Iveco, Cnh, la Juventus, i quotidiani Repubblica e La Stampa: un patrimonio di 25,5 miliardi di euro e i destini di migliaia di lavoratori. Quella davanti ai giudici di Torino non è però solo una vicenda privata: nelle casse dello Stato potrebbero rientrare decine di milioni di euro di imposte non pagate. Attraverso interviste esclusive e documenti inediti, Report è in grado di ricostruire la storia del patrimonio, della residenza e del testamento svizzero della principessa Caracciolo.
La precisazione di un rappresentante della società Dicembre
di Manuele Bonaccorsi e Federico Marconi
Collaborazione di Madi Ferrucci
Immagini di Davide Fonda, Giovanni De Faveri, Carlos Dias e Fabio Martinelli
Ricerca immagini Eva Georganopoulou, Paola Gottardi e Alessia Pelagaggi
Montaggio di Marcelo Lippi e Raffaella Paris
Grafiche di Giorgio Vallati
La storia infinita sulla spartizione dell’eredità di Gianni Agnelli e della moglie Marella Caracciolo.
Le firme sul testamento e sul passaggio di quote della cassaforte di famiglia che sarebbero apocrife. Le dichiarazioni dei redditi da cui mancano i versamenti di un vitalizio di oltre 8 milioni di euro l’anno. Una residenza in Svizzera presumibilmente fittizia. E poi un reticolo di società offshore mai conosciute finora. Nella scorsa primavera Report aveva raccontato gli ultimi sviluppi della storia infinita sulla spartizione dell’eredità di Gianni Agnelli e della moglie Marella Caracciolo, morti nel 2003 e nel 2019. Attraverso documenti e testimonianze inedite, i nostri inviati avevano ricostruito la controversia che va avanti da venti anni tra la figlia dell’Avvocato Margherita Agnelli e i figli John, Lapo e Ginevra Elkann.
Adesso per fare chiarezza, dopo un esposto di Margherita, la procura di Torino ha aperto un’indagine ed è andata alla ricerca degli originali dei documenti che potrebbero riscrivere la storia delle proprietà della Famiglia Agnelli. Al momento sono indagati il presidente di Stellantis e di Exor, John Elkann, il commercialista di famiglia Giancarlo Ferrero, attuale presidente della Juventus, e il notaio svizzero Urs Von Grüningen, che ha redatto i testamenti di Marella Agnelli. I magistrati di Torino, nel decreto con cui hanno disposto la perquisizione, hanno rilevato «evidenti anomalie» nell’aggiornamento della società semplice Dicembre, capofila dell’impero Agnelli ora in mano ai fratelli Elkann. Ma anche l’assenza totale di documenti originali, la natura «ragionevolmente apocrifa» delle firme di Marella Caracciolo su testamenti, cessione di quote societarie, contratti di affitto, e la «esistenza di ulteriori beni» detenute da società nei paradisi fiscali.
Dei documenti ricercati dagli investigatori della Guardia di Finanza di Torino, Report era venuto in possesso e li aveva mostrati in anteprima nell’inchiesta “La signora degli Agnelli”, andata in onda il 17 aprile 2023. Eravamo andati fino in Svizzera: a Gstaad, la cittadina tra le Alpi, ultima residenza di Marella Caracciolo, dove pochi si ricordavano di lei. E tutto ruota intorno a questo: se la residenza della moglie dell’Avvocato fosse fittizia, il suo testamento svizzero non avrebbe valore.
Così si potrebbero aprire scenari inediti, che coinvolgerebbero tutte le società della galassia Agnelli, da Stellantis alla Juventus, dalla Ferrari ai giornali del Gruppo Gedi. Parliamo di un patrimonio di quasi 30 miliardi di euro e di aziende con decine di migliaia di lavoratori in tutto il mondo. Se la successione di Marella Caracciolo avesse luogo in Italia poi, gli eredi potrebbero dover pagare tra tasse sull’eredità e sanzioni varie un totale di circa 700 milioni di euro allo Stato.