di Emanuele Bellano
Collaborazione di Chiara D'Ambros
Immagini di Chiara D'Ambros
Un'inchiesta sui prodotti alimentari italiani fake nel mondo.
120 miliardi di euro: tanto vale secondo un rapporto diffuso da Coldiretti l'insieme dei prodotti alimentari italiani fake nel mondo. I più danneggiati sono i prodotti che in Italia e in Europa appartengono alle filiere Dop e Igp perché produrre un alimento di qualità costa di più. Se però finisce nello scaffale di un negozio americano o asiatico affianco a un altro con un nome simile ma prodotto non rispettando le regole o usando un metodo e un procedimento meno complessi, contadini, allevatori e distributori ci rimettono tanti soldi. Tra Stati Uniti ed Europa non è mai stato firmato un accordo per il rispetto e la protezione dei marchi Dop e Igp e così produttori italiani e americani hanno invaso il mercato mondiale prendendo in prestito nomi di prodotti alimentari famosi senza certificarli. Nello stato americano del Wisconsin producono Asiago, Gorgonzola, Fontina, Provolone o in California pomodori San Marzano Style. Siamo andati a vedere come vengono fatti, quali trucchi vengono usati per confondere il consumatore e quanto questi prodotti sono diversi dagli omonimi certificati Dop.
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