collaborazione di Giulia Sabella e Laura Nesi
immagini di Alfredo Farina e Tommaso Javidi
A breve entrerà in funzione la cosiddetta app “Immuni” scelta tra oltre trecento progetti. È stata realizzata dalla società Bending Spoons in collaborazione con il centro medico Sant’Agostino.Tra i soci di Bending Spoons risultano H14 (di Luigi, Eleonora e Barbara Berluconi), StarTip, e il fondo asiatico Nuo Capital. Ma che cosa sappiamo di questo progetto? In realtà ancora ben poco, se non che dovrebbe sfruttare la tecnologia Bluetooth anziché il tracciamento dei contatti tramite Gps, giudicato più lesivo della privacy. Secondo i paletti fissati dall’Ue, questa app funzionerà se sarà scaricata almeno sul 60% dei telefoni dell’intera popolazione italiana. Alcuni esperti informatici sono scettici: se neanche Whatsapp è stata scaricata dal 60% degli italiani, che probabilità di successo ci sono per l’app immuni? E poi, quali dati raccoglierà e dove saranno conservati? Solo sugli smartphone dei cittadini o anche su un server centralizzato? Quanto è stata gestita in trasparenza la scelta della soluzione tecnologica migliore e come si rapporterà con la soluzione che stanno mettendo a punto Apple e Google? Come si sono mossi gli altri stati nel mondo?
- Le risposte del ministero dell'Innovazione alle domande di Report
- Le risposte di Bending Spoons S.p.A alle domande di Report