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Nel posto giusto

di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella 
Collaborazione di Eva Georganopoulou
Immagini di Paolo Palermo, Davide Fonda, Fabio Martinelli, Marco Ronca e Alfredo Farina
Montaggio di Marcelo Lippi e Raffaella Paris
Grafiche di Giorgio Vallati


 

In Italia nel 2022 sono stati registrati 3159 morti e più di 223mila feriti per incidenti stradali.
In tutta Europa nello stesso anno quasi 21mila persone sono morte per collisioni stradali, i feriti sono diversi milioni. Per questo la Commissione Europea ha lanciato una serie di azioni per dimezzare morti e feriti entro il 2030. Anche l’Italia partecipa con un suo piano nazionale, che però stenta a partire. Anzi, il comitato di indirizzo non ha mai fatto una riunione operativa. Così, se nel resto d’Europa la riduzione delle vittime fra il 2019 e il 2022 è del 9%, l’Italia invece non ha visto alcun miglioramento. Anzi la tendenza del 2024 mostra un importante aumento di morti e feriti. È una pura fatalità? No. Le cause sono guida distratta o sotto effetto di stupefacenti, tecnologie pericolose, il mito della velocità. Ma anche città progettate male, leggi ormai datate, carenza di organico delle forze dell’ordine e una guerra culturale alle multe che ha prodotto il fenomeno Fleximan, l’antieroe che distrugge gli autovelox. Nei primi anni duemila invece con l'introduzione del tutor e della patente a punti i morti erano stati dimezzati. Report dedica una inchiesta speciale al tema della sicurezza stradale, mentre il Senato sta per approvare un nuovo codice della strada che non è esente da contraddizioni. Vedremo anche alcune nuove coraggiose politiche della mobilità che sono capaci di fare la differenza.

Le risposte di Google a Report sulle problematiche di sicurezza di Waze