Le radici della ‘ndrangheta hanno infestato anche i marmi dell’Arena di Verona.
A montare e smontare palchi e scenografie è stata per anni una rete di imprese che, secondo la Procura antimafia di Venezia, con un giro di fatture gonfiate arricchiva le cosche Grande Aracri di Cutro e Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto, tra le più potenti ‘ndrine calabresi. Chi si è arricchito, e chi doveva controllare? C’è un livello politico interessato a questo sistema? Il racconto con documenti e interviste esclusive.