Verità nascoste per Giulio Regeni

PUNTATA DEL 02/06/2024

di Daniele Autieri 
Collaborazione di Federico Marconi
Immagini di Chiara D'Ambros, Carlos Dias, Cristiano Forti, Andrea Lilli e Marco Ronca
Ricerca immagini di Alessia Pelagaggi
Montaggio di Andrea Masella
Grafica di Michele Ventrone


 

Il racconto ufficiale sulla scomparsa e ritrovamento di Giulio Regeni corrisponde davvero a quanto accaduto in quei giorni?
Nei giorni in cui il mondo si chiedeva dove fosse Giulio Regeni, qualcuno ai più alti livelli delle Istituzioni sapeva. È questa la verità che emerge da alcuni documenti inediti e dal racconto di un super testimone che per la prima volta dopo otto anni ha deciso di parlare e lo fa a Report. Dalla scomparsa di Giulio Regeni, il 25 gennaio del 2016, al ritrovamento del suo corpo senza vita passano dieci giorni. Dieci giorni nel corso dei quali le istituzioni italiane si muovono ai livelli più alti, dal Presidente del Consiglio al direttore dell’Aise, il nostro servizio segreto estero, senza però riuscire a salvare il ragazzo. Negli stessi giorni, mentre il ricercatore italiano viene torturato, il governo egiziano nega ogni responsabilità e in più occasioni ripete di non sapere che fine abbia fatto Giulio Regeni. Lo ribadisce ad esempio al Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni e all’Ambasciatore d’Italia al Cairo Maurizio Massari. Questa è la verità sostenuta fino a oggi, la stessa verità incardinata nel processo che si sta celebrando a Roma nei confronti dei quattro ufficiali della National Security, il servizio segreto militare egiziano, accusati a vario titolo di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni. Ma il racconto ufficiale corrisponde davvero a quanto accaduto in quei giorni?


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