Figlia unica, il papà si occupa di sistemi di sicurezza di mezzi militari (aerei, elicotteri etc.), la mamma è impiegata in un ministero e specializzata in informatica. I Genitori di Natalia le sono stati sempre molto vicini e con la mamma andava spessissimo al cinema, teatro musei etc. Ha grande nostalgia della famiglia ed ogni tre mesi cerca di trovare il tempo per tornare a casa.
Ovunque si trovi ha sempre l’impressione che le manchi qualcosa, perché quando torna a Mosca, ha nostalgia di Simone, suo compagno di vita e di ballo, e della Danza, quando è a Roma ha nostalgia della famiglia. Il giorno più bello di quest’anno l’ha vissuto quando, ad un’importante competizione internazionale a Cervia, la mamma è venuta a vederla.
In Italia vive in casa di Simone, protetta dai futuri suoceri e dal fratello maggiore di Simone che la tratta come una sorellina.
Natalia e Simone sono molto simili, per la determinazione, l’onestà mentale, i valori per la famiglia e gli amici, per loro dare e ricevere affetto sono le cose più importanti poi viene la professione, che è importantissima, ma rientra nel quadro generale.
Natalia inizia a studiare danza classica a quattro anni, a 9 anni.
Le viene proposto di entrare all’Accademia di Danza di San Pietroburgo, ma i genitori preferiscono che continui a praticare sport restando a Mosca quindi, insieme alla danza pratica il pattinaggio artistico, il nuoto e la pallavolo (è selezionata nella squadra giovanile ed entra alla Scuola Sportiva Olimpica di Mosca, dove rimane fino ai 13 anni). Malgrado dalla nascita abbia sempre sofferto di problemi all’articolazione del ginocchio, trascurando i consigli dei medici s’impegna strenuamente in ogni sport. Più della passione in Lei è molto forte la competitività ed il senso di giustizia, quindi chiede a se stessa il massimo e rimane delusa nel momento in cui il risultato non risponde alle sue aspettative, pur non lasciandosi mai abbattere. Durante il primo periodo in cui dedica più tempo alla danza sportiva non pensa tanto alla competizione, ma con il suo partner ed un’altra coppia vanno a fare spettacoli in varie parti del mondo, dedicandosi ad un tipo di attività più artistica che sportiva.
A 19 anni inizia la carriera agonistica: da sempre in lei è stato grande il desiderio di cimentarsi nella competizione. Durante la gara, pur sopraffatta dall’emozione, riesce a godere del piacere di stare davanti al pubblico che l’applaude. L’emozione della vittoria, riesce a sentirla soltanto qualche ora dopo, magari quando stando nella camera dell’albergo ripensa a quello che è successo.
Natalia disegna i propri abiti di gara preferendo la sobrietà e fra i colori predilige il bianco ed il nero. Il suo hobby è la danza in tutte le sue manifestazioni, adora vedere danzare le persone anziane perché sembra che la danza sia come una pozione magica che restituisce vitalità ai corpi stanchi, spesso un po’ malfermi. Racconta di avere visto una signora che arrivata in sala da ballo con l’aiuto di un bastone ha cominciato a ballare il valzer facendo dimenticare a tutti il proprio handicap. Ama la musica leggera, i libri di storia e di spionaggio.
Preferisce insegnare alle persone di una certa età perché apprezza molto i sacrifici che fanno per andare a lezione dopo avere lavorato tutto il giorno ed il piacere che traggono dai miglioramenti delle loro performance.Allenamenti: minimo 2/3 ore al giorno.
Nel gennaio 2005 entra nel grup
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