Elezioni olandesi:
nazionalisti in ascesa
Il successo in Olanda del Partito della Libertà (Pvv) xenofobo e anti islam di Gert Wilders rappresenta "un segnale preoccupante". Parola di Napolitano
In Olanda si fa strada la destra xenofoba. A pochi mesi dalle elezioni politiche che si svolgeranno a giugno, il Partito della libertà(PVV), guidato dal leader anti-islam Geert Wilders, ha vinto le elezioni amministrative nella città di Almere e affemandosi come secondo all'Aja.
Un test, quello delle amministrative, che dovrebbe far riflettere gli avversari del partito xenofobo. Il rischio infatti, come paventano gli analisti olandesi, è quello di trovarsi il Pvv forte e rinvigorito anche alle elezioni politiche.
La situazione potrebbe diventare incandescente, in una nazione al centro dell'Europa con una popolazione al cui interno ci sono tanti immigrati.
"Quello che è stato possibile all'Aja e ad Almere è possibile in tutto il Paese" ha esultato Wilders festeggiando il responso delle urne coi suoi sostenitori. "Questa nostra vittoria è un trampolino di lancio", ha aggiunto, riferendosi all’appuntamento delle elezioni del prossimo nove giugno.
E anche il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita a Bruxelles, ha commentato quanto accaduto in Olanda. "Si tratta di un segnale preoccupante".
"Sono tendenze fuori dalla storia e fuori dalla realtà", ha affermato Napolitano, per il quale con le politiche ispirate al nazionalismo e contrarie al processo di integrazione europea "si pensa di tornare al passato, ma è una pericolosissima e anacronistica illusione". "E se queste illusioni prendono piede - ha aggiunto il capo dello Stato- è perché le forze politiche tradizionalmente orientate all’europeismo non si battono in modo persuasivo per l’affermazione di una visione corretta e lungimirante del ruolo dell’Europa".
E Napolitano non è l'unico a dirsi preoccupato della vittoria dell'estrema destra. Anche altri leader europei si dicono allarmati dall'affermazione di gruppi politici come quello capeggiato da Wilder.
Invece di andare avanti e imparare dagli errori, si ha sempre più l'impressione- e non solo quella- di tornare indietro… purtroppo.