Bombe alla maratona di Boston
Obama: "Aperte tutte le ipotesi"
BOSTON (USA) - Due esplosioni al traguardo della maratona di Boston nella centralissima Copley Square. Il bilancio al momento è di due morti e oltre 100 feriti. Una delle due vittime è un bambino di 8 anni. Fbi e Sicurezza Nazionale confermano che si è trattato di un attacco coordinato e pianificato
Due esplosioni al traguardo della maratona di Boston nella centralissima Copley Square. Il bilancio al momento è di due morti e oltre 100 feriti. Una delle due vittime è un bambino di 8 anni. Alcune fonti della sicurezza parlano di una o più bombe dietro alle esplosioni. Nella zona delle due esplosioni sono state trovate altre due bombe inesplose, che sono state fatte brillare. Il consolato d'Italia a Boston, in coordinamento con l'Unità di crisi della Farnesina, ha attivatò numeri di emergenza per fornire informazioni e assistenza riguardo agli italiani che hanno partecipato alla maratona di Boston. Idue numeri, secondo quanto si legge sul sito del consolato, sono: 001-617-780-4955 oppure 001-617-416-7419. Proseguono intanto, sempre in coordinamento con la Farnesina, le verifiche per l'eventuale coinvolgimento di connazionali.
Il presidente Usa, Barack Obama ha parlato alla nazione quando ancora non si conoscono i dettagli: "Non sappiamo ancora molto ma sappiamo che chiunque sia stato pagherà".
Scatta l'allerta anche a Washington dopo le esplosioni a Boston: la zona davanti la Casa Bianca, lungo la Pennsylvania Avenue, è stata chiusa al traffico pedonale.Massima allerta anche a New York. Il vice capo della polizia, Paul Browne, ha annunciato un rafforzamento delle misure, col dispiegamento di pattuglia anti terrorismo nei luoghi simbolo di Manhattan e davanti ai principali alberghi.
Scene di terrore e di panico tra il pubblico. A mostrarlo sono alcune immagini trasmesse dalle tv americane al momento di una delle esplosioni avvenute vicino al traguardo. Le immagini TV mostrano come al momento delle esplosioni alcuni atleti che stavano per tagliare il traguardo e alcuni fotografi cadere in terra, mentre dietro si alza una nuvola di fumo intenso dalla quale dopo pochi secondo esce una folla di persone in fuga. Parte delle tribune dove era assiepato il pubblico è andata distrutta.
Una reporter di una tv locale del New England vicina al luogo dell'esplosione verificatasi al traguardo della maratona di Boston ha visto una delle vittime che ha perso entrambe le gambe. "Ero così vicina, è stato spaventoso. Ho sentito la forza dell'esplosione. La gente scappava. Ho visto vittime proiettate dappertutto", ha detto Jackie Bruno della Necn.
Molti gli atleti italiani che partecipavano alla manifestazione. "Ho sentito un rumore enorme, la festa si è trasformata in terrore e non ho più pensato a finire la gara''. Paolo rossi, 48enne pistoiese, ha visto il traguardo della maratone di Boston e poi la morte in faccia: "fortunatamente ha mancato entrambi. 'Ma della corsa ovviamente non m'importa, sono ore che piango'', ha racconta all'Ansa.