Iran sette morti negli scontri
Sette persone sono rimaste uccise ieri negli scontri avvenuti in Iran durante l'imponente manifestazione di protesta nella capitale Teheran contro la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad
Sette persone sono rimaste uccise ieri negli scontri avvenuti in Iran durante l'imponente manifestazione di protesta nella capitale Teheran contro la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, elezioni, che, secondo il candidato sconfitto del fronte riformista Mir Hossein Mousavi, sono state pesantemente condizionate da brogli e irregolarità. Lo ha riferito la Radio di Stato.
Gli scontri più gravi si sono verificati in piazza Azadi durante l'attacco a una caserma della polizia. ''In molti - ha riferito Radio Payam - hanno cercato di assalire l'edificio e danneggiare la struttura pubblica. Malauguratamente, sette persone sono state uccise e diverse altre ferite''.
Non è ancora chiaro se le vittime fossero sostenitori dell'opposizione o miliziani islamici Basij, che da tre giorni sono nelle strade di Teheran per reprimere le proteste. Ieri, la manifestazione ha visto la partecipazione di circa due milioni di persone, mentre per il primo pomeriggio di oggi e' attesa una nuova manifestazione contro il risultato, considerato falsato, delle elezioni presidenziali del 12 giugno. Il candidato riformatore Mousavi ha fatto appello ai suoi sostenitori perchè la manifestazione sia ''calma e pacifica''.
Il Consiglio dei guardiani della Rivoluzione, ha annunciato di essere "disposto alla riconta dei voti" delle elezioni presidenziali di domenica scorsa. Lo ha riferito la tv di stato iraniana in una notizia dell'ultima ora, come riferisce la tv satellitare saudita al Arabiya.